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Iva Zanicchi: “Mio padre non vide mai le mie foto su Playboy, comprai tutte le copie del giornale”

Iva Zanicchi si racconta di fronte a Silvia Toffanin in un’intervista rilasciata a Verissimo. Tra i tanti successi della sua carriera, ricorda un unico errore: “Le foto per Playboy. Mi resi conto subito dopo di aver fatto una cavolata”.
A cura di Stefania Rocco
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Iva Zanicchi si è raccontata a 360° di fronte alle telecamere di Verissimo, studio che è ormai diventato il regno di Silvia Toffanin. La cantante ha ripercorso la sua vita e la sua carriera, entrando per la prima volta anche in quei dettagli intimi che non si era mai curata di raccontare in precedenza. È uno solo l’errore che oggi ricorda ridendo ma che all’epoca le provocò forte preoccupazione:

Quando mi proposero di posare per Playboy, disse subito di no: ero sposata e avevo una bambina. Mi convinsero spiegandomi che le foto sarebbero state molto caste. Quando scattai per la copertina di Playboy mi resi conto subito di aver fatto una cavolata. Mi accordai con il giornalaio del mio paese affinché non vendesse alcuna copia. Le comprai tutte io per fare in modo che mio padre non vedesse quelle foto. Non le ha mai viste. Le vide solo mia madre 20 anni dopo. Ritrovò la copia di un giornale riordinando. Mi chiese di andarmi a confessare. Mio padre sentì qualcosa, un suo amico cacciatore gli disse di avermi vista in pose un po’ osé. Lo raccontò a mia madre e lei rispose: “Che sciocchezze! Ha posato per Famiglia Cristiana”.

Il legame con la madre scomparsa

Mamma Elsa è la donna che è stata per anni la più importante nella vita di Iva. Oggi è scomparsa, ma la cantante racconta di pensare a lei ancora con dolore: “Con mia madre avevo un legame fortissimo. Mia figlia mi ama, ma sono felice che non abbia con me un rapporto come quello che avevo con mia madre, di dipendenza totale. Di notte mi sveglio piangendo dal desiderio di chiamarla. Ha fatto il possibile per farmi cantare, mi ha sostenuto e si è tolta perfino il pane dalla bocca. Ancora oggi mi sento ancora figlia, più figlia che madre. Per me è facile essere generosa con mia figlia, perché ho tutto. Lei non aveva niente”. Fu proprio la madre ad aiutarla a realizzare i suoi sogni, andando a volte contro la sua indole:

Il prete del mio paese mi difese dai pettegolezzi. Ce ne erano tanti perché ero la cantante del paese. Avevo 15 o 16 anni. Arrivò un presentatore della Rai che chiese di farmi andare a studiare. Mi trasferii a Reggio Emilia da un fratello di mia madre. Si scatenarono i pettegolezzi. Dicevano a mia madre che sarei finita male e lei piangeva, quindi il prete del mio paese promise a mia madre che sarebbe intervenuto. Durante una messa disse: “Andrà a Reggio Emilia a studiare canto, non voglio sentire pettegolezzi”. Ne hanno fatti altri, ma sottovoce.

Il fallimento del matrimonio con Tonino Ansoldi

Sopra le righe e ormai consapevole di essere arrivata a toccare un’età in cui le si perdonerebbe qualsiasi affermazione, Iva racconta il matrimonio finito con Tonino Ansoldi che lasciò quando si rese conto di essersi innamorata di un altro. “La separazione fu dolorosa. Fu un fallimento sebbene fossi stata io a volerla” ricorda affranta, per poi ammettere di aver rincorso la passione:

Ero una bestia, lui era stato bravissimo. Purtroppo non ero felice. Subito dopo andai con un altro. Avevo fatto una proposta a mio marito che era un gran signore. Gli disse: “Non ti lascio perché mi sono invaghita di un altro. Non era vero. Gli chiesi di rimanere con me e di vivere da separati in casa”. Lui mi rispose di no e andò via. Lo ammirai moltissimo. Gli voglio bene ancora.

Ed è proprio la passione il motore delle sue azioni attuali. Si tratta di un sentimento al quale la Zanicchi si aggrappa ancora, nonostante i pregiudizi nati dall’educazione puritana di sua madre: “Mia madre mi aveva inculcato il timore del sesso. Diceva che gli uomini erano pericolosi e che c’era una ‘certa cosa’ che non doveva essere guardata. Quando ho incontrato mio marito, dopo un po’ di volte è successo e mi chiesi: ‘È tutto qui?’. Fu una roba fulminante: due volte ed ero già incinta”.

Gli anni d’oro e l’incontro con Richard Burton

Ero in tv 7 giorni su 7, peggio della D’Urso”: così la Zanicchi introduce i fasti dell’epoca legata alla conduzione di Ok, il prezzo è giusto, la trasmissione per famiglie che le regalò il successo pur non regalandole mai la fama di diva: “Avevo sempre i tacchi e a un certo punto ebbi un problema ai piedi. Cominciai a condurre Ok il prezzo è giusto con le ciabatte. Mi inquadravano sempre i piedi, per questo non sono mai diventata una diva”. L’aquila di Ligonchio ha ricordato, infine, l’incontro con Richard Burton:

Incontrai Richard Burton quando aveva già divorziato da Liz Taylor. Ero ospite di un albergo in cui alloggiava anche lui. Lo vidi una sera a cena e non lo riconobbi. Era basso, un po’ butterato. Chiesi chi fosse e mi risposero che era lui. Mi mandava i bigliettini d’amore in inglese e mi invitò per un weekend d’amore a Londra. Rifiutai perché ero sposata, avevo una bambina e perché lui era alto 1 metro e 5. Me ne sono pentita dopo, anche perché mio marito è alto 1 metro e 15.

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