Italia’s got talent: sospeso il prete protagonista dei casting
Colpevole di aver partecipato a una trasmissione tv pur essendo un prete. E’ per questo motivo che il parroco Don Domenico Manuli è stato sospeso per un mese dal servizio per opera dall’arcivescovo di Messina Calogero La Piana. Il prete, qualche settimana fa, aveva destato parecchio sconcerto per aver partecipato a Italia’s Got Talent, la trasmissione in onda su Canale 5 il sabato sera in prima serata. Padre Domenico, oltre a servire Dio, coltiva da sempre la passione del canto.
Spinto dalla voglia di provare il brivido del palcoscenico e sicuro di non arrecare danno alcuno alla sua immagine di uomini di chiesa, aveva deciso di partecipare ai provini della trasmissione, omologandosi al fenomeno di stagione rappresentato dal Principe del vento e agli altri – solo alcuni veramente bravi – protagonisti dello show. La sua esibizione, oltre ad aver divertito moltissimo i suoi parrocchiani, non ha riscontrato l’appoggio dei suoi diretti superiori che, dopo averlo visto in tv, non ne hanno apprezzato lo spirito goliardico, decidendo di sospenderlo dalle sue funzioni per un periodo della durata di un mese.
Don Domenico, pentito di essersi così esposto, ha chiesto scusa per quanto accaduto, limitandosi a dichiarare la giustizia della punizione ricevuta. In completo disaccordo con il richiamo ufficiale ricevuto dal prete sono i frequentatori abituali della sua parrocchia che, sul web e non solo, si sono affrettati a difenderlo a spada tratta. Su Facebook, per esempio, sono già tantissimi i gruppi nati in suo onore. E, di fronte al disappunto dei parrocchiani, c’è da chiedersi se davvero una misura di questo tipo possa essere condivisibile.
Con le vicende legate al prete pedofilo Seppia – protagonista indiscusso della cronaca degli ultimi giorni – forse la Chiesa farebbe meglio a dedicarsi a questioni che necessitino seriamente di un intervento duro. Il fatto che un parroco fuori dall’esercizio delle sue funzioni, abbia partecipato a una trasmissione televisiva per realizzare un innocente sogno di celebrità, non avrebbe certamente arrecato danno ad alcuno. In questo caso, dunque, sarebbe stato meglio soprassedere. Anche qualcuno più in alto, ne siamo certi, non avrebbe avuto nulla da obiettare di fronte allo spirito sincero di un prete che ha la sola colpa di essere stato al passo con i tempi.