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Isabella Biagini: “Sto male. Ho subito un attentato, mi volevano far saltare in aria”

Isabella Biagini, in collegamento a Domenica Live, è tornata a parlare dell’incendio che nei mesi scorsi ha devastato il suo appartamento. A suo dire, si tratterebbe di un attentato. L’attrice dice di non possedere stufe in casa e dunque, le fiamme non possono essere partite da lì.
A cura di Daniela Seclì
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A ‘Domenica Live‘, Barbara D'Urso è tornata a parlare di Isabella Biagini. L'attrice è intervenuta in collegamento e ha spiegato di non stare bene:

"Non sto bene oggi Barbara, sto molto male, ho la febbre, mi fa molto male la gamba, sono caduta l'altro ieri notte qui in albergo".

Poi è tornata a parlare della sua ipotesi. E convinta che l'incendio in casa sua non sia stato causato da una stufetta ma si sia trattato di un attentato.

"Potevo morire lì dentro bruciata, come ho aperto la porta, un botto. Come fanno nei film americani. Ora lo dico pubblicamente. Non ho una stufetta per il caldo, io avevo solo una piccola stufetta che dava aria tiepida. In quella maledetta casa, non hanno trovato una stufa, né il gas, perché l'ho fatto togliere due anni fa. Mi sono stufata. Io mi sono ritrovata in ospedale scalza e tutta quanta nera. Il fumo in casa si tagliava col coltello, ho acchiappato il cane per la coda e ho detto ‘Scappiamo subito'".

Dunque ha ribadito: "Se ho sentito un'esplosione? Non sono rincog*ionita. L'ho vista, altrimenti non sarei scappata giù. Ho visto l'esplosione. In casa mia non ci sono mai state stufe, per timore che i cani potessero bruciarsi. E poi non le hanno trovate. Io non sono indagata, anzi il proprietario del palazzo mi sta anche agevolando su dove mettere i mobili perché non sono stata né indagata, né sfrattata".

Isabella Biagini: "In casa mia, hanno messo il tritolo"

Infine ha fatto dei riferimenti al fratellastro con cui non è in buoni rapporti e Barbara D'Urso l'ha invitata a prendersi le responsabilità delle sue parole:

"Io non avevo la chiave della porta perché non era stata fatta bene e non apriva. Io non ce l'ho lo sfratto. Quello ce l'ha G.L. […] Si era detto che era pronta la casetta, ma quello è un delinquente e potrebbe essere stato pure lui a farmi zompare. Uno che mi ha fatto quello che mi ha fatto. Chi altri potrebbe mettere tanto tritolo da far zompare il palazzo. Ma quale stufetta? Magari è stato proprio lui. Mi devo prendere le responsabilità di quello che ho detto? Io ho detto ‘potrebbe'".

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