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Irene Focardi, massacrata e chiusa in un sacco: “Rientrò tardi da un funerale e il fidanzato la uccise”

‘Amore criminale’, nella puntata trasmessa domenica 28 gennaio, ha ripercorso il caso di Irene Focardi. Il corpo della donna venne ritrovato in un canale di scolo chiuso in un sacco. L’autopsia evidenziò “un elevatissimo numero di fratture alla testa e al torace”. Secondo i giudici, a massacrarla con calci e pugni, fu il fidanzato Davide Di Martino. L’avrebbe uccisa solo perché Irene si sarebbe attardata a parlare con la madre dopo essere stata a un funerale.
A cura di Daniela Seclì
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A sinistra Irene Focardi, a destra Davide Di Martino
A sinistra Irene Focardi, a destra Davide Di Martino

Nella terza puntata di ‘Amore criminale‘, trasmessa domenica 28 gennaio, Veronica Pivetti ha ripercorso il caso di Irene Focardi con la tecnica della docufiction. La quarantatreenne è stata uccisa brutalmente nel febbraio del 2015. Il fidanzato Davide Di Martino è stato condannato all'ergastolo in primo grado. Secondo i giudici sarebbe stato lui – dopo diversi episodi di violenza – a massacrare la compagna con calci e pugni, solo perché si era attardata con sua madre dopo essere stata a un funerale.

La relazione tra Irene Focardi e Davide Di Martino

La relazione tra Irene Focardi e Davide Di Martino ha inizio a settembre del 2013. Lei, ex modella, riceve il conforto di lui in un momento difficile. La vita della donna  – che abita con l'anziana madre Anna – è profondamente segnata dalla sua fragilità. Le premure di Davide Di Martino, terminano presto. Il cinquantenne si rivela possessivo e violento. Il loro è un rapporto estremamente conflittuale, aggravato anche dal vizio del bere. A brevi momenti di tranquillità si alternano episodi di violenza.

Le botte, i ricoveri e la condanna ai domiciliari

Irene finisce in ospedale diverse volte a causa delle percosse subite da Davide Di Martino. Dopo le denunce, il 7 marzo 2014, l'uomo viene arrestato. Gli viene concesso, però, di scontare la condanna di 3 anni e 9 mesi ai domiciliari. Nonostante le violenze subite, Irene continua a essere succube del compagno. Non riesce a fare a meno di rivederlo. Agli incontri seguono altri soprusi. Il 9 settembre 2014, la Focardi viene ricoverata per un trauma cranico. Il 13 dicembre dello stesso anno, per la frattura del naso e della mandibola. A volte, le liti furibonde e le botte si consumano davanti ad Anna, la madre di Irene. La donna tenta in tutti i modi di convincere la figlia ad allontanarsi da Di Martino. Purtroppo senza successo. Irene chiede anche all'avvocato di Di Martino, di procurarle un permesso per poter continuare a frequentarlo nonostante l'uomo sia ai domiciliari per averla picchiata.

3 febbraio 2015 – La scomparsa di Irene Focardi

Il 3 febbraio 2015 la situazione precipita. Irene Focardi si reca da Davide Di Martino. I due hanno una violenta lite sentita anche dai vicini. Quella sera, la donna scompare nel nulla. Passano i giorni e la preoccupazione della madre cresce. È già accaduto in passato che Irene si allontanasse per brevi periodi ma mai così a lungo. Alcune amiche parlano di brutte frequentazioni da parte della quarantatreenne. Le ricerche, dunque, seguono diverse piste. Di Martino, intanto, assicura: "L’ultima volta che l’ho vista, lei è andata via nel pomeriggio perché doveva andare a un funerale. Lei era solita sparire, lo sanno tutti. Non ho provato a cercarla perché non aveva il cellulare e io mandavo gli sms a sua madre".

L'appello di Davide Di Martino a ‘Chi l'ha visto?'

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Davide Di Martino, raggiunto dalla troupe di ‘Chi l'ha visto?', fa un appello alla fidanzata. Poche parole pronunciate dal balcone di casa sua e con il volto coperto. L'uomo, infatti, è ancora agli arresti domiciliari. Ecco le sue parole: "Irene, io non so cosa dirti. Mi manchi. Mi stai facendo un monte di guai come sempre. Spero che stai bene…e buona fortuna. Ti voglio bene e auguri". Sui giornali, inoltre, sminuisce il suo rapporto con Irene, sostenendo che la donna frequentasse almeno altri quattro uomini. A suo dire, lui era solo uno tra tanti.

29 marzo 2015 – Il corpo di Irene ritrovato in un canale

Il 29 marzo 2015, in un canale di scolo nei pressi del fiume Arno, viene ritrovato un sacco nero. L'involucro, lacerato dal tempo, ha lasciato fuoriuscire un braccio. Un passante lo nota e chiama la polizia. Il cadavere è in avanzato stato di decomposizione, ma sin dall'inizio si parla del 95% di possibilità che si tratti di Irene Focardi. Poi arriva la conferma. L'autopsia rivela fratture al cranio e alle costole. La donna sarebbe stata aggredita con calci e pugni e poi sarebbe stata accoltellata.

Di Martino si dichiara innocente, gli indizi contro di lui

Le indagini si concentrano su Davide Di Martino. Diversi elementi sembrano portare a lui. Nel sacco nero è stato ritrovato un calzino da uomo compatibile con quelli del cinquantenne. Inoltre, un vicino ha testimoniato di averlo visto trascinare un sacco nel seminterrato. In alcune telefonate fatte al padre, alla vicina e all'ex avvocato, inoltre avrebbe confessato l'omicidio. Infine, il pm Focardi ha sottolineato le bugie che Di Martino avrebbe detto sul conto della sua fidanzata:

"Non è vero che Irene spariva per lunghi periodi, Irene spariva per la madre perché andava da Di Martino. Non è vero che abusasse di psicofarmaci e alcol: lo ha stabilito la tossicologa forense Elisabetta Bertol prelevandone e analizzandone un capello. Non è vero che frequentasse più uomini: il suo compagno dal 2013 era Di Martino. E non è neppure vero che diventasse violenta quando beveva”.

Secondo la difesa, invece, non è possibile provare che quella sera Irene tornò a casa di Davide e le tracce di sangue trovate nell'abitazione di Di Martino sarebbero riconducibili a eventi non recenti. Infine, il sacco che conteneva il corpo della Focardi avrebbe presentato dei segni di usura più evidenti se fosse stato trascinato nel modo descritto dal vicino di casa.

20 ottobre 2016 – La condanna in primo grado all'ergastolo

Il 20 ottobre 2016, la Corte d'Assise di Firenze ha raccolto la richiesta dell'accusa e ha condannato Davide Di Martino all'ergastolo con isolamento diurno per 8 mesi. L'accusa è di maltrattamenti, omicidio volontario e occultamento di cadavere. Nella motivazione della sentenza depositata dai giudici si legge: "È provato al di là di ogni ragionevole dubbio che Davide Di Martino abbia aggredito Irene Focardi con una carica aggressiva tale da causarne il decesso. Era arrabbiato per il ritardo della compagna che dopo aver partecipato a un funerale si era attardata con la madre senza avvertirlo". Fondamentale l'autopsia: "Prova che l'ultima aggressione è stata così brutale da determinare un elevatissimo numero di fratture alla testa e al torace".

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