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In arrivo Kaos, serie Netflix sulla mitologia greca e romana che scaverà nella vita dei bassifondi

Annunciata ormai da un paio d’anni, è una delle produzioni più attese della storia della piattaforma, anche perché la mente dietro “Kaos” è quella di Charlie Covell, già artefice del successo di “The End of the F***ing World”. Ecco tutti i dettagli sulla serie, una rivisitazione in chiave contemporanea dei miti classici, tra epica e umorismo.
A cura di Valeria Morini
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Da circa due anni, ormai, girano voci su "Kaos", una delle serie Netflix più attese nella storia della piattaforma, che racconterà vicende della mitologia classica con uno sguardo contemporaneo, in un mix di commedia, drama e fantasy tra epica e umorismo. Sul sito del colosso di streaming è apparsa finalmente la pagina dedicata con le prime informazioni; ecco tutto quello che sappiamo su quella che Netflix stessa definisce una "serie unica nel suo genere" che "dà un tocco moderno alla mitologia greca e romana, esplorando temi come le politiche di genere, il potere e la vita nei bassifondi". Al timone della produzione, c'è Charlie Covell, sceneggiatrice e attrice già responsabile di un grande successo come "The End of the F***ing World".

Quando arriverà Kaos su Netflix

Il cast di "Kaos" non è ancora ufficiale, ma è cosa nota che la serie si comporrà di 10 episodi della durata di un’ora. La stessa Charlie Covell, in un'intervista rilasciata a Radio Times a fine 2019 dopo la stesura dei primi episodi, ha spiegato che "avrà una sorta di stile epico alla Trono di Spade, ma simile a The End of the F***ing World" in termini di humour,  colonna sonora e stile". Le riprese dell'episodio pilota sono previste per il giugno 2020 (compatibilmente con l'emergenza coronavirus) e la serie dovrebbe essere rilasciata nel 2021. Produttori esecutivi sono Nina Lederman ("Will & Grace"), Tanya Seghatchian (Harry Potter) e John Woodward, mentre le case di produzione coinvolte sono Brightstar e All3Media.

Anticipazioni Kaos, si parlerà di Orfeo ed Euridice

La Covell ha spiegato inoltre che una delle sue fonti di ispirazioni è "Romeo e Giulietta" di Baz Luhrmann, la celebre rivisitazione in chiave contemporanea del dramma di Shakespeare, che lanciò Leonardo DiCaprio. "Kaos" sarà "ambientata in tre mondi, gli Dei, la Terra, gli Inferi" in un contesto contemporaneo, "I miti verranno rivisitati, in sostanza capovolti" e "Gli dei saranno una grande famiglia disfunzionale, al contempo divertente, oscura e triste". Infine, la produttrice ha fornito una prima anticipazione su una delle storie che verranno raccontate: la leggenda di Orfeo ed Euridice, storia del mitico cantore che si innamorò di una ninfa e, alla morte di lei, ottenne la possibilità di salvarla dagli Inferi. Orfeo, però, non resistette alla tentazione di voltarsi a guardarla, perdendola così per sempre.

Polemiche sul primo logo, il greco è sbagliato

Tempo fa era stato diffuso il primo logo della serie, che ancora sta circolando sul web tra le polemiche nonostante Netflix l'abbia sostituito. Al centro delle critiche degli spettatori, anche italiani, l'errata trascrizione in alfabeto greco. "Kaos", infatti, in lingua originale si scrive "ΧΑΟΣ" e non "KΛΘS". I grafici erano riusciti a sbagliare quattro lettere su quattro, riportando una parola inesistente che si legge "KLTHS". Poco male perché l'errore è stato corretto, ma le frecciatine di greci e studenti del liceo classico sono comprensibili.

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