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Il Trono di Spade, Martin contro i fan: “Pensano che morirò senza finire il libro”

Stufo di dover rispondere alla domanda: “Riuscirà mai a pubblicare l’ultimo libro della saga a cui si ispira Game of Thrones?” l’autore George R. R. Martin durante un’intervista ha mandato i suoi fan a quel paese, con tanto di dito medio alzato.
A cura di Simona Saviano
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I fan del telefilm "Il Trono di Spade" sanno essere molto cattivi, soprattutto quando si tratta di scendere in campo e criticare George R. R. Martin, autore della saga "Cronache del fuoco e del ghiaccio" da cui la serie tv trae spunto. Considerato da più parti come il vero "troll" della letteratura contemporanea fantasy, grazie anche alla sua usuale scelta di riservare un crudele destino a qualsiasi protagonista dei suoi racconti, senza considerarne nessuno talmente indispensabile da non essere ucciso, Martin è da sempre nel mirino degli appassionati telespettatori di tutto il mondo che, episodio dopo episodio, si sono spesso chiesti il perché di alcune scelte, non ultima la decisione di far morire crudelmente uno dei personaggi più amati della quarta stagione di Game of Thrones 4, il Principe Oberyn di Dorne interpretato da Pedro Pascal. Inoltre, il dubbio che è spesso sorto tra i fan della saga di Martin riguarda un'ipotetica e definitiva fine delle avventure di Westeros.

"Se finirò la saga o morirò prima? Andate a quel paese!"

Durante il suo recente viaggio in Europa, George R.R. Martin ha rilasciato un'intervista alla rivista svizzera Tages-Anzeiger. Interrogato sul punto di domanda che ronza da sempre nelle menti dei telespettatori, ovvero se le "Cronache del ghiaccio e del fuoco" avranno mai una fine, in virtù probabilmente anche dell'età dello scrittore 65 enne, Martin ha così commentato:

Trovo questa domanda davvero offensiva, dico sul serio. Quando le persone iniziano a fare speculazioni sulla mia morte e sulla mia salute, vorrei dire loro: "Andate a quel paese!".

La snervante attesa del prossimo libro di George R.R. Martin

L'esternazione più che colorita è stata accompagnata da un inequivocabile dito medio, rivolto a quanti si chiedano se il fisico dell'autore 65 enne gli permetterà di scrivere l'ultima pagina e regalare nuove emozioni ai suoi lettori. Durante l'intervista in questione, George R. R. Martin ha continuato a parlare con la stessa franchezza, rivolgendo questo messaggio ai suoi fan:

Non so come risolvere la questione, ma non riesco a scrivere più di un tot di parole in un certo periodo di tempo. Mi conosco, ho 65 anni e scrivo a tempo pieno dal 1971, conosco i miei metodi. Non scrivo quando viaggio, né quando sono in albergo, né quando sono in aeroporto in attesa dell'aereo. Non riesco a comporre mentre sono in treno, ma solo quando sono a casa e ho a disposizione un certo numero di ore durante le quali posso lavorare senza interruzioni e posso dedicarmi totalmente ai miei romanzi, perdendomi. E' così che ho lavorato una vita intera e non cambierò adesso perché le persone sono impazienti di aspettare il mio prossimo libro.

George R. R. Martin non ha mai fatto mistero di essere lento nel processo creativo, ma dalla sua ha sia la giustificazione di cui sopra, sia il fatto che grazie al successo planetario di "Game of Thrones" i suoi impegni sono moltiplicati. 

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