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Il Trono di Spade 3×09: le Nozze Rosse hanno tratto spunto dalla storia

Attenzione: SPOILER L’ultimo episodio di Game of Thrones trasmesso negli States 3×09 dal titolo “The Rains of Castamere” ha letteralmente scioccato i telespettatori della serie tv HBO. Lo scrittore George R. R. Martin racconta che ha preso spunto da alcune vicende storiche realmente accadute.
A cura di Simona Saviano
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Coloro che hanno già visto lo scioccante episodio 3×09 The Rains of Castamere di Game of Thrones sappiano che lo scrittore George R. R. Martin ha preso spunto dalla realtà. In una recente intervista a Entertainment Weekly Martin ha dichiarato di essersi ispirato a due tragici momento della storia scozzese: la Cena Nera del 1440 al Castello di Edimburgo e il Massacro di Glencoe nel 1692. Le regole dell'ospitalità sono state infrante in entrambi i fatti storici e hanno preso vita nella serie tv Il Trono di Spade, quando i Lannister, con la complicità di Lord Walder Frey, offeso perché Re Robb Stark non ha tenuto fede alla sua promessa di rendere Regina una delle sue figlie, hanno trucidato Robb e Catelyn Stark. Notoriamente chi "spezzava il pane" al tavolo insieme ad un'altra persona non avrebbe potuto fargli del male in alcun modo, questa è una delle leggi dell'antica ospitalità che lo scrittore ha infranto, ma non ha inventato quasi nulla. Ecco le sue parole al settimanale americano:

L'episodio è stato "rubato" dalla storia. Le leggi dell'ospitalità in epoca medievale erano reali. Se si ospitava qualcuno, non era permesso battersi contro di lui. Violando questa semplice legge "si veniva condannati per sempre" a propria volta. Le Nozze Rosse sono basate su una serie di eventi reali accaduti durante la storia della Scozia. Il primo caso è "La cena nera": il Re scozzese Giacomo II, che all'epoca dei fatti aveva 10 anni, era impegnato in una lotta contro il clan dei Black Douglas ma riuscì a sancire una pace. Offrì al 16 enne Earl dei Douglas la possibilità di attraversare le sue terre in sicurezza. Così arrivò al Castello di Edimburgo e fu ricevuto con tutti i fasti e gli onori dell'epoca. Gli uomini del Re fecero partire la musica, battendo il tempo su un tamburo (nella serie tv Game of Thrones è stato il batterista Will Champion dei Coldplay ad avere l'onore di suonare il tamburo) e fu servita all'ospite una minacciosa testa di un toro nero come pasto. Appena fu scoperto il piatto con la pietanza, tutti ne conoscevano il significato. Il giovane fu trascinato fuori e ucciso, insieme ai suoi uomini, nel cortile. Il secondo "fatto storico" è il famoso Massacro di Glencoe. Il clan dei MacDonald tradì la lealtà con il clan dei Campbell e anche qui le leggi dell'ospitalità furono infrante. I Campbell iniziarono a "macellare" ogni MacDonald che ebbero tra le mani. Io ho modificato un po' le cose, ma c'è molta storia in Game of Thrones e nell'episodio 3×09.

la cena nera nel 1444
Un quadro raffigurante "The Black Dinner", la cena nera del 1444

"Non voglio prevedibilità nelle mie storie" Lo spargimento di sangue del penultimo episodio della terza stagione de Il Trono di Spade (qui alcune imperdibili curiosità su Game of Thrones) è stato voluto e lo scrittore George R. R. Martin ha raccontato di esserne davvero fiero:

Rimpianti? Assolutamente no. Come scrittore è probabilmente la scena più forte e potente dell'intero libro. Come lettore sì, mi è costato tanto, ma mi ha dato molto. E' stato difficile per me guardarlo in tv perché amo tantissimo quei due attori. In una serie tv finisci per affezionarti ai personaggi e con la loro morte è come se fosse finito un rapporto. Ma come ho sempre detto, adoro che le mie storie abbiano un finale imprevisto. Mi piace tenere una certa suspense. Ho ucciso Ned Stark nel primo libro e ho scioccato diverse persone. L'ho ucciso perché tutti pensavano fosse l'eroe e che, ne avrebbe passate tante, ma ne sarebbe uscito vittorioso. E invece no. Così come sarebbe stato troppo prevedibile che il primogenito Robb avrebbe vendicato la morte di suo padre. Tutti se lo aspettavano, quindi sapevo che uccidere Robb sarebbe stata la seconda cosa scioccante da mettere in scena.

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