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Andrea Serrani dopo le molestie a Greta Beccaglia: “La mia fidanzata? Non è nemmeno gelosa”

Raggiunto dalla redazione de Le Iene, Andrea Serrani, il tifoso che ha molestato Greta Beccaglia, prova a spiegare i motivi di quel gesto, rivolgendo le sue scuse alla giornalista.
A cura di Ilaria Costabile
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Dopo quanto è accaduto lo scorso sabato pomeriggio, a ridosso della partita Empoli-Fiorentina, dove la giornalista Greta Beccaglia è stata molestata in diretta televisiva, il tifoso che ha compiuto il gesto ignobile, Andrea Serrani, è stato raggiunto dalla redazione de Le Iene per provare a motivare cosa l'ha spinto a macchiarsi di un'azione così sessista.

Andrea Serrani: "Trattato come fossi uno stupratore"

Incalzato dalla giornalista Alice Martinelli, il 45enne Andrea Serrani ha cercato di difendersi nel modo più goffo possibile, adducendo al cattivo umore postumo alla partita l'istinto deplorevole di palpeggiare Greta Beccaglia in diretta tv: "Non lo so, ci ho sbattuto, guarda. Ce l’avevo davanti, volevo andare alla macchina. Ero giù, in cinque minuti ci hanno fatto due goal così…ma anche perché mi ha provato a fermare per farmi un’intervista, io non volevo vedere nessuno, era proprio…". Hai sputato sulla mano prima di darle la pacca sul sedere? "Tossivo, tossivo…non era niente, tossivo. Davanti a tutto il mondo mi state considerando come lo stupratore, un serial killer n’altro po’…" risponde il Serrani, che sulla reazione della fidanzata una volta tornato a casa aggiunge: "La mia compagna? Non ci ha pensato proprio, non è nemmeno gelosa…". In conclusione dell'intervista rilasciata a Le Iene, il tifoso ha auspicato a un chiarimento con successiva riconciliazione: "Io vorrei chiedere scusa, mi dispiace, vorrei risolvere questa situazione spiacevole". 

Greta Beccaglia: "Noi donne non siamo un oggetto"

Intanto, Greta Beccaglia, è sempre più convinta di voler denunciare l'uomo che l'ha molestata, che dovrà rispondere del reato di violenza sessuale, perché "noi donne non siamo un oggetto", chiosa lei. La giornalista, poi, in queste ore è tornata a parlare della vicenda, sottolineando che quella da lei subita è una molestia sotto ogni punto di vista e che, quindi, chi sottovaluta l'entità di quanto è successo fuori lo stadio toscano, non ha contezza di un vero e annoso problema che affligge le donne: "Definire goliardia una molestia significa non aver capito la gravità di un atto. Sono dichiarazioni irricevibili. Mi pare che peggiorino tutto" ha dichiarato dopo aver letto le dichiarazioni dell'uomo individuato qualche ora dopo l'accaduto.

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