Il talento del trio ‘Il Volo’ traghetta i giovani dal ‘Grande Fratello Vip’ al belcanto
La serata televisiva di martedì 11 ottobre ha visto Canale 5 puntare sul belcanto. A partire dalle 21:30, infatti, è andato in onda il concerto del trio ‘Il Volo‘, composto da Ignazio Boschetto, Gianluca Ginoble e Piero Barone.
Nell'incantevole cornice di Piazza Santa Croce a Firenze, quelli che furono ‘i tre tenorini' di ‘Ti lascio una canzone' hanno eseguito un tributo a Josè Carreras, Placido Domingo e Luciano Pavarotti. Ad impreziosire ulteriormente l'evento, la partecipazione di Placido Domingo, che ha diretto l'orchestra. Il tributo, inoltre, è stato sostenuto dalla fondazione di Luciano Pavarotti. Il repertorio scelto mirava a valorizzare il patrimonio musicale italiano, con poco pop e tante intense interpretazioni classiche. Tra i brani eseguiti ‘Nessun dorma', ‘Granada', ‘Mattinata', ‘Torna a Surriento', ‘O paese d’o sole', ‘Maria', ‘O surdato ‘nnamurato', ‘Non ti scordar di me', ‘O’ sole mio' e ‘Libiamo ne’ lieti calici'.
La Rai punta su Zero e Mogol, Mediaset su Il Volo: inversione di tendenza o eccezione?
Le impeccabili ed emozionanti voci del trio ‘Il Volo' hanno portato in prima serata qualcosa che si discosta totalmente dal tipo di intrattenimento a cui il pubblico è stato abituato negli ultimi anni. Basti pensare che solo ieri, Canale 5 ha proposto circa quattro ore di diretta del ‘Grande Fratello Vip‘. Senza fare in questa sede una distinzione di merito o qualità, impossibile da operare tra due contenuti tanto diversi, è un dato di fatto che il reality condotto da Ilary Blasi è molto amato dagli spettatori più giovani. Ogni puntata, infatti, è accolta da una valanga di commenti sui social. Gli stessi giovani, però, stasera hanno espresso la loro ammirazione nei confronti del talento di Ignazio Boschetto, Gianluca Ginoble e Piero Barone e hanno assaporato brani che hanno ammesso di non aver mai ascoltato prima. I tre artisti hanno saputo traghettare gli spettatori dalle liti del reality allo spessore del belcanto, forti di un successo raggiunto per merito e talento, sfuggendo sempre a strade – come quella del pettegolezzo – che avrebbero portato più visibilità ma avrebbero avuto poco a che fare con la loro musica. Negli ultimi mesi, anche la Rai ha voluto dare spazio al patrimonio musicale italiano, con l'omaggio a Mogol e il concerto di Renato Zero. Insomma, la televisione sembra pronta a un'inversione di tendenza, offrendo un intrattenimento comprensivo di più sfaccettature, dal trash alla cultura, sperando non si tratti solo di un'eccezione.