Il set dei Cesaroni “occupa” il Pigneto e monta la polemica
Sono iniziate qualche settimana fa le riprese della fiction Publispei "I Cesaroni" che vedrà tra i protagonisti ancora una volta Claudio Amendola nei panni di Giulio. Con lui ci saranno anche Micol Olivieri e Niccolò Centioni mentre la presenza di Matteo Branciamore è prevista soltanto per una puntata; non ci saranno Max Tortora ed Elena Sofia Ricci. Insomma grandi perdite per la popolare fiction di Canale 5 che proprio in questi giorni sta girando a Roma, esattamente nella zona del Pigneto, nel villino di via di Villa Serventi dove per una settimana i parcheggi diminuiranno, stando al Messaggero.it. Disagi che non sono di certo piaciuti agli abitanti i quali hanno fatto sentire la loro voce tramite il Comitato Pigneto; queste le parole di Enzo De Martino:
Il nostro quartiere sta diventando sempre di più meta di location cinematografiche. Con tutti i disagi che ne conseguono per i residenti. In quest'ultimo caso parliamo di decine di parcheggi. Come comitato abbiamo avanzato una proposta formale al Municipio affinché i proventi di queste occupazioni di suolo pubblico vengano reinvestiti sul territorio. Ad esempio utilizzati per l'illuminazione del quartiere o per la cura delle aree verdi.
I Cesaroni vengono girati anche alla Garbatella come vi abbiamo mostrato noi di Fanpage.it, foto alla mano. Nove sono le camere prenotate per la troupe e gli attori, scrive Ilmessaggero.it, che si trovano nell'hotel di fronte al villino mentre, stando ad alcune indiscrezioni, Claudio Amendola potrebbe aver preferito un camper. Ma perché I Cesaroni quest'anno sono ritornati al Pigneto? Perché proprio in quel villino? Come in molti avranno già notato, quel villino non è altro che la casa dei Cesaroni, dove abita la famiglia allargata capitanata da Giulio. Insomma I Cesaroni – di cui vi abbiamo già svelato la trama della prossima serie – sono riusciti a scomodare l'amministrazione comunale che ha emesso un provvedimento che prevede il divieto di sosta dal 19 al 26 Novembre in tre strade del quartiere; permesso che la Publispei ha ottenuto dal Dipartimento Cultura del Comune.