Il sabato sera con il Festivalbar, le repliche in Tv per tutta l’estate
Accostare l'estate ai ricordi dà come risultante una sola parola: Festivalbar. La rassegna musicale in onda sulle reti Mediaset fino ai primi anni Duemila è forse il simbolo più limpido di un tempo passato in cui la stagione estiva era segnata da pochi eventi televisivi, tra cui soprattutto la carovana di artisti italiana e internazionali trasportata in giro per l'Italia.
Mediaset gioca su questo effetto amarcord da diversi anni, sfruttando le sue reti per riproporre i migliori momenti del Festivalbar che fu. Anche quest'anno, come accaduto negli ultimi, stanno andando in onda con cadenza settimanale le repliche del Festivalbar. In particolare le puntate delle ultime edizioni della rassegna ideata da Vittorio Salvetti e poi proseguita nelle mani di suo figlio Andrea. L'appuntamento è per sabato sera su Mediaset Extra, alle 21.10.
Poi cosa è successo? Per quale ragione quell'evento non è parso più indispensabile come lo era stato, in un certo senso, nei tanti anni precedenti? "È arrivato Youtube – aveva raccontato Daniele Bossari in un'intervista a Fanpage. it – Sono subentrate altre dinamiche legate ai nuovi mezzi che non hanno reso più necessario un evento del genere per poter vedere tutti quegli artisti insieme. Il senso del Festivalbar era questo e ora la possibilità di vedere un video in qualsiasi momento ha reso superata quell'idea".
Proprio Bossari è tra i protagonisti delle puntate in onda queste settimane, quelle relative all'edizione 2001, condotta insieme ad Alessia Marcuzzi e Natasha Stefanenko. L'anno dopo quest'ultima sarebbe stata sostituita da Michelle Hunziker e in quelle due edizioni si susseguirono alla vittoria prima Ligabue e poi Vasco Rossi. Quello degli anni successivi fu poi un calo di ascolti e di attenzione inesorabile, che portò a una chiusura arrivata senza troppo clamore. Eppure c'è chi è convinto il Festivalbar sia destinato in qualche modo a tornare, sull'onda del perenne sentimento revival che pare sottendere le nostre esistenze.