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Il Paradiso delle Signore cambia orario il 21 e 22 settembre, spazio a elezioni e referendum

Lunedì 21 e martedì 22 settembre la soap del pomeriggio di Rai1 cambia orario e si anticipa per fare spazio agli speciali del Tg1 dedicati al referendum e alle elezioni amministrative del prossimo weekend. Andrà in onda dalle 14,00 alle 14,55, prendendo per due giorni il posto di Oggi è un altro giorno, programma condotto da Serena Bortone.
A cura di Andrea Parrella
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Il Paradiso delle Signore si sposta, Serena Bortone si ferma. Lunedì 21 e martedì 22 settembre la soap del pomeriggio di Rai1 cambia orario e si anticipa per fare spazio agli speciali del Tg1 dedicati al referendum e alle elezioni amministrative del prossimo weekend. A farne le spese, anche se per soli due giorni, sarà Domani è un altro giornoil programma condotto da Serena Bortone e in onda tutti i giorni subito dopo la fine dell'edizione regolare del Tg1 delle 13,30.

Cambio di palinsesto per Rai1

Il cambio di palinsesto di Rai1 prevede dunque che Il Paradiso delle Signore si anticipi, andando in onda dalle 14 in punto, per poi lasciare spazio dalle 14.55 agli speciali del Tg1 su referendum costituzionale ed elezioni amministrative. Stando alle ricostruzioni di queste ultime ore, la Rai aveva deciso inizialmente di mandare ugualmente in onda Serena Bortone, riducendo la durata del suo programma, ma nelle ultime ore ha preso forma l'idea di dare seguito alla narrazione del Paradiso delle Signore, che garantisce a Rai1 ottimo seguito in fatto di ascolti ed è diventato una certezza del pomeriggio della prima rete dopo il rischio chiusura di un anno fa.

Elezioni e referendum del 20 e 21 settembre

Il 20 e 21 settembre i cittadini italiani saranno chiamati a votare per il referendum popolare confermativo che riguarda il taglio dei parlamentari. La riforma prevede una riduzione da 630 a 400 del numero dei deputati e da 315 a 200 di quello dei senatori elettivi: a tal fine, la legge di cui si chiede la conferma modifica gli articoli 56, secondo comma, e 57, secondo comma, della Costituzione. Contestualmente, nelle stesse giornate si vota per eleggere i sindaci e i consiglieri in quasi 1.200 comuni italiani. Si vota in 7 regioni e le elezioni riguardano 18 capoluoghi di provincia, tra cui anche 3 di Regione (Aosta, Trento e Venezia).

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