‘Il nome della rosa’, Turturro: “Libro di Eco mi ha aiutato. L’amore per l’Italia? Io sono di qui”
Fanpage.it ha intervistato John Turturro, in occasione dell'anteprima mondiale de Il Nome della rosa. Turturro interpreterà il monaco francescano Guglielmo Baskerville nella serie diretta da Giacomo Battiato e ispirata al famoso romanzo di Umberto Eco, divisa in 8 puntate, in onda su Rai 1 dal 4 marzo 2019. "Non puoi partire dalla complessità di un personaggio carismatico, devi affrontarlo piano piano, perché solo così ottieni un buon risultato. Da questo punto di vista avevo il libro di cui mi sono innamorato e ogni volta che ero in difficoltà tornavo a lui", ha dichiarato Turturro ai microfoni di Fanpage.it.
Alla domanda su quanto le serie o le miniserie tv siano una valida alternativa al cinema, sia in Italia che all'estero, e quanto abbiano inciso sul mercato globale, ha risposto: "In realtà penso che oggi la televisione a prescindere, che sia americana o italiana, è argomento di conversazione più di quanto lo sia il cinema". Turturro ha lavorato ne Il nome della rosa con un cast internazionale, nel quale presenziano anche molti attori italiani: Rupert Everett (Bernardo Gui), Damian Hardung (Adso da Melk), Fabrizio Bentivoglio, Greta Scarano, Damian Hardung, Richard Sammel, Stefano Fresi, Roberto Herlitzka, Alessio Boni, Sebastian Koch, James Cosmo e Michael Emerson.
Riguardo la recitazione in lingua dei colleghi italiani: "Sono rimasto molto colpito dal duro lavoro del cast italiano nel parlare inglese e dalla dedizione che ogni giorno mettevano sul set" e sulla grande passione che lo lega all'Italia, lui che è un italo americano di padre pugliese e madre siciliana, Turturro ha semplicemente aggiunto: "Io vengo da qui, da questo Paese. Ho iniziato a lavorare in Italia più di 32 anni, credo che quello che poi condividi è la sensibilità".