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Il legale di Fabio e Mingo: “È scorretto che Mediaset dia notizie ai giornali”

Il legale Francesco Maria Colonna trova scorretto nei confronti di chi indaga, il fatto che Mediaset continui a fornire notizie sulla vicenda del presunto finto servizio di Fabio e Mingo. L’avvocato precisa che i suoi assistiti “saranno contentissimi di parlare” ma nelle sedi opportune.
A cura di D.S.
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Si complica la vicenda relativa al caso del finto avvocato, che vede protagonisti Fabio e Mingo. Il Codacons si costituirà parte offesa, mentre pare che "Striscia la notizia" abbia avviato delle indagini interne per verificare la veridicità di altri dieci servizi. L'avvocato dei due inviati, Francesco Maria Colonna, ha rilasciato alcune dichiarazioni a "Il fatto quotidiano", nelle quali ha precisato la posizione dei suoi assistiti. Innanzitutto ha chiarito che entrambi “saranno contentissimi di parlare”. Sarebbe ormai in corso l'indagine del Pubblico Ministero Isabella Ginefra per simulazione di reato, ma Fabio e Mingo non avrebbero ancora ricevuto alcun avviso di garanzia.

“Ciò che sappiamo, lo apprendiamo dai giornali, ecco perché mi accingo a formalizzare al giudice la richiesta di essere ascoltati”.

L'avvocato, però, ha anche voluto esprimere una piccola critica nei confronti di Mediaset e del modo in cui sta gestendo la vicenda:

“Quello che mi stupisce, è che a fronte del riserbo che deve essere tenuto durante un procedimento come questo, Canale 5 comunica le sue notizie attraverso i giornali. Io francamente ho studiato cose diverse. Ogni giorno sparano a mitraglia un dato, quando i miei assistiti non sono ancora indagati. A me sembra scorretto non nei loro confronti, ma nei confronti del magistrato al quale si sono rivolti per ottenere l’esercizio dei loro diritti. E allora perché lo superano?”.

Fabio e Mingo, intanto – su consiglio del loro avvocato – continueranno a mantenere la massima riservatezza sulla vicenda:

"I diritti si esercitano in tribunale o dinanzi al pm”.

I due potrebbero essere sentiti nel corso della prossima settimana. Gli indagati sarebbero in tre, ma nessuno di loro ha ancora ricevuto l'avviso di garanzia. Spetterà ai magistrati verificare il ruolo della trasmissione di Canale 5 nella vicenda. Insomma, verrà accertato se Fabio e Mingo abbiano agito in autonomia o su precise indicazioni degli autori.

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