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Il Grande Gatsby diventerà una serie tv

Dopo il successo del film interpretato da Leonardo DiCaprio nel 2013, a distanza di otto anni, si è pensato di dar vita ad una miniserie su “Il Grande Gatsby” il capolavoro di Francis Scott Fitzegerald. A curarne la sceneggiatura sarà Michael Hirst, l’ideatore de I Tudors e Vikings, ma con una lettura decisamente diversa da quella proposta da Buz Luhrmann per il grande schermo.
A cura di Ilaria Costabile
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Era il 2013 quando nelle sale cinematografiche apparve "Il Grande Gatsby" film con protagonista Leonardo DiCaprio e diretto da Buz Luhrmann, che immediatamente conquistò il pubblico. A distanza di otto anni si è pensato di trasformare lo sfarzo raccontato da Francis Scott Fitzgerald nel suo romanzo, poi riportato sul grande schermo, in una serie televisiva.

L'idea di creare una miniserie

A tentare l'impresa titanica di rapportarsi con il precedente del regista di Moulin Rouge, saranno la A+E Studios e la ITV Studios America che stanno lavorando ad una produzione ad alto budget, realizzata da uno dei talenti che ha curato tra le produzioni seriali più amate degli ultimi anni, come I Tudors e Vikings, stiamo parlando di Michael Hirst. Sarà sceneggiatore e produttore esecutivo di questa miniserie, che ha così commentato l'imminente progetto: "Mi sembra di aver vissuto con Gatsby per la maggior parte della mia vita, leggendolo prima da scolaro, poi insegnandolo a Oxford negli anni '70 e rileggendolo periodicamente da allora". 

Una lettura diversa del romanzo e del film

Rispetto al film, però, ci sarà qualcosa di diverso dal momento che Hirst ha intenzione di dar luce ad una nuova tematica, come quella della comunità nera della New York degli Anni 20, indagando anche la cultura musicale dell'epoca. L'intento è quello di scavare nella vita dei personaggi con un occhio decisamente più attento e moderno di quanto era stato fatto in precedenza, partendo dall'assunto che l'America di oggi non è più quella del tanto agognato "sogno americano" di cui ancora si parla, ma è un Paese diverso, segnato da lotte di ogni genere. Verrà fatta, quindi, anche una profonda rilettura del romanzo di Fitzgerald, senza snaturare quell'aura di malinconica magia che lo contraddistingue e che aleggiava anche nella sua più recente versione cinematografica. Lavoreranno al progetto in qualità di consulenti anche William B. Ransford, professore di letteratura inglese alla Columbia University, e l'esperta di cultura afroamericana Farah Jasmine Griffin.

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