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Il giudice di Forum Nino Marazzita: “Ho tradito mia moglie ma oggi sono fedele”

Nino Marazzita si è raccontato in una lunga intervista a Nuovo Tv. Il giudice di Forum ha parlato dell’infedeltà nei confronti della moglie e dell’equilibrio raggiunto da dieci anni a questa parte.
A cura di D.S.
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Nino Marazzita ha rilasciato una lunga intervista a Nuovo Tv, nella quale ha parlato del rapporto che lo lega alla moglie Gabriela. Con estrema sincerità, ha spiegato di non essere stato sempre fedele. Proprio le sue "scappatelle" portarono ad una crisi coniugale:

"All'inizio mi rimproverava le mie scappatelle. Quando ho cominciato ad avere i primi flirt abbiamo deciso di separarci. Per tre anni sono andato via di casa, perché ho vissuto l'amore extraconiugale più lungo. Poi Gabriela e io abbiamo capito che le separazioni sono inutili quando c'è un rapporto vero. Il nostro è sempre stato onesto e privo di ipocrisie. Da oltre un decennio non ho altre storie. Oggi sono fedele. Certo, con l'età è più naturale (ora ha 77 anni, ndr)".

Il giudice di Forum ha ammesso di aver invitato sua moglie a rifarsi una vita, dato che era una donna molto corteggiata:

"Io le dicevo di sentirsi libera e anche mia figlia. Inoltre, si interessavano a lei ottimi corteggiatori, essendo una bella donna. Proviene, però, da una formazione molto cattolica. Avrebbe voluto farsi suora. Per fortuna mia, poi, ha cambiato idea. Certo, se Gabriela si fosse rifatta una vita, mi sarebbe dispiaciuto molto, anche se credo che lei, essendo una donna intelligente, avrebbe mantenuto i rapporti con me e con i miei figli. Del resto, è stato questo il segreto del nostro lungo matrimonio: non mi sono mai impegnato davvero con un'altra e ho sempre frequentato la nostra vita".

Infine, Nino Marazzita ha ricordato l'unica volta in cui Gabriela ha alzato la voce:

"Quasi ogni settimana, anche quando avevo le mie storie, invitavamo a cena gli amici. Quella sera ero nel mio studio con uno di loro, arrivato con la sua Ferrari Testarossa nuova di zecca. Mi invitò a provarla: arrivai fino a Bologna, dimenticandomi della cena. Rientrato a casa, erano tutti scossi. Fu l'unica volta che ci sentirono urlare".

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