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Il Giletti che non ti aspetti: “La D’Urso deve dare conto a B., io no”

Dopo l’intervista al Cavaliere, Massimo Giletti è oggi il “man of the match” e sui giornali cartacei impazzano le sue dichiarazioni: “Gli ho detto di giocare la partita, non eravamo a Brasile contro Cuba”. E sulla D’Urso: “Lei deve dare conto a lui, io devo dare conto agli italiani”.
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Dopo l'intervista al Cavaliere, Massimo Giletti è oggi il "man of the match" e sui giornali cartacei impazzano le sue dichiarazioni: "Gli ho detto di giocare la partita, non eravamo a Brasile contro Cuba". E sulla D'Urso: "Lei deve dare conto a lui, io devo dare conto agli italiani".

E’ il man of the match, l’uomo del giorno. Massimo Giletti, dopo l’intervista di ieri pomeriggio a Silvio Berlusconi, si è guadagnato un ampio spazio su alcuni quotidiani nazionali, da La Stampa a La Repubblica. Con l’ennesimo teatrino televisivo del Cavaliere, che più volte ha minacciato di andarsene dallo studio de L’Arena, perché sempre interrotto dalle domande incalzanti del giornalista, la giornata politica televisiva è stata ricca, visto che poche ore prima era andata anche in onda la conferenza stampa del dimissionario premier Mario Monti.

Giletti contro Berlusconi, c’è mancato poco che venissero allo scontro faccia a faccia. Ma il conduttore de L’Arena spiega perché “ha raccolto la sfida” del Cavaliere sulle pagine odierne de La Repubblica:

Mi sono alzato perché Berlusconi non andasse via: sarebbe stato davvero brutto per chi guardava, una sconfitta innanzitutto per me e una sconfitta anche per l’azienda. E’ stato un momento molto difficile, però ho apprezzato che Berlusconi abbia accettato di rimanere, diversamente da quanto ha fatto dalla Annunziata, per affrontare uno scontro serio: non gli abbiamo certo risparmiato domande, siamo partiti citando Repubblica e l’incontro tra Scalfari e Monti, gli abbiamo chiesto delle candidature o meno di Cosentino e Dell’Utri, gli abbiamo chiesto se davvero la crisi italiana fosse solo colpa di Monti e lì ha perso la testa.

Un bel momento di televisione dal Giletti che non ti aspetti. Lodevole il punto dove il giornalista gli spiega con calma che ci può essere intervista “quando c’è dialogo”, geniale l’intuizione di spostarsi sul mondo del calcio, durante una pausa pubblicitaria:

Presidente, vuole giocare Brasile contro Cuba o giocare davvero la partita?.

E su Barbara D’Urso, Massimo Giletti si dispiace per aver citato per primo l’intervista “fantasma” della scorsa settimana, nonostante questo si è sentito in diritto di porre delle limitazioni alle sfuriate del Cavaliere di Arcore:

Sono stato io a citarla per primo (Barbara d’Urso, ndr) e mi dispiace, mi è sfuggito: non si può criticare qualcuno che fa un altro mestiere. Ma Berlusconi non poteva certo pretendere di fare un monologo di un’ora anche da me. Barbara D’Urso lavora a Mediaset, deve rendere conto a lui. Io devo, e voglio, rendere conto a tutti gli italiani. La Rai è di tutti (La Stampa).

 Massimo Giletti ha domato Silvio Berlusconi e per oggi, a furor di popolo, è il nuovo eroe nazionale. Almeno fino alla prossima puntata.

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