“Il Gay Pride mi fa schifo”, frasi omofobe di un responsabile Rai su Twitter

Il 28 giugno è stata la giornata dedicata all'onda pride in molte città italiane, con un coinvolgimento in termini numerici al di sopra di ogni aspettativa. Nelle stesse ore, trascinandosi poi sino alla giornata di oggi, lunedì, si è alzato e sta continuando ad essere smosso un vero e proprio polverone telematico dovuto alle affermazioni non proprio politicamente corrette di un responsabile Rai, Danilo Leonardi, produttore esecutivo di diversi programmi di Rai Tre tra cui "Correva l'anno" più diversi contenuti sui canali educativi della Rai. Frasi che hanno fatto gridare allo scandalo, se non altro perché hanno mosso parte della comunità gay (e non solo) a contestare le sue opinioni e soprattutto la modalità d'espressione. Tutto è cominciato quando il 28 giugno Leonardi scrive
Che schifo Palermo invasa dall’onda del Pride, meglio il califfato che la coppia Crocetta-Orlando: http://t.co/Fh1CRrYdoR
— Danilo Leonardi (@laudan62) 27 Giugno 2014
Per poi continuare, nonostante qualcuno cominci già a mettere in evidenza l'anomalia delle sue affermazioni:
Ribadisco che i gay pride mi fanno schifo. Si può ancora dire??
— Danilo Leonardi (@laudan62) 28 Giugno 2014
La discussione inizia ad articolarsi in maniera piuttosto complessa, con una serie di botta e risposta con molti utenti che difendono la causa di chi era nelle piazze a manifestare nei giorni scorsi. La sua, ad un certo punto, diviene quasi una sorta di provocazione, rispetto al risentimento dei molti che ne condannano gli atteggiamenti omofobi. Leonardi difende il diritto d'opinione e d'espressione e nel frattempo la discussione di dominio pubblico si estende, forse impropriamente, anche a parallelismi con la religione islamica e la maniera in cui il tema venga vissuto in quel caso:
Una valanga di simpatici gay si è offesa perché ho detto che i gay pride fanno schifo. Poi hanno minacciato denunce e anatemi. # poverini
— Danilo Leonardi (@laudan62) 29 Giugno 2014
"@MarcoMCrespi: @laudan62@MaxiErrante ma davvero questo emerito testa di cazzo lavora per la Rai? Pulisce i cessi?" Tolleranza gay!
— Danilo Leonardi (@laudan62) 29 Giugno 2014
Le risposte della rete non sono esattamente tenere:
lei è uno schifoso omofobo la prego di togliersi da twitter @laudan62
— francesco bettanin (@vistodavicino) 29 Giugno 2014
Questo povero mentecatto lavora in Rai Cultura @laudan62 @t_tonii @mazzettam — Rob (@RobRuggio) 29 Giugno 2014
Fatevi un giro sul profilo di mr @laudan62 omofobo e cattolico. "Un italiano vero", patrimonio dello Stato. — yamunin (@yamunin) 29 Giugno 2014
Fino a quando non si comincia a chiamare in causa il direttore di rete, Andrea Vianello, in virtù del fatto che molti sostengano in Rai ci siano stati, in passato, licenziamenti per molto meno:
@anubidal @laudan62 @RaiTre @andreavianel chissà quanti altri catto-fascio-integralisti come questo "signore" lavorano in Rai… — Anna De Luca (@An_DeL) 29 Giugno 2014
@andreavianel quando ritorni in te pensa a come parlare all'uomo della cultura di rai3 @laudan62 vedi cosa pensa di Pride e gay — francesco de luca (@francescodelu11) 29 Giugno 2014
Al contempo c'è anche chi appoggia e difende Leonardi, come il giornalista Mario Adinolfi:
@andreavianel@laudan62 Solidarietà a Danilo, oggetto di insulti vergognosi e di un'aggressione insensata per aver espresso un'opinione — Mario Adinolfi (@marioadinolfi) 30 Giugno 2014
Nel frattempo su Twitter arte l'hashtag #LoLicenzi, sempre diretto al responsabile di rete Andrea Vianello, che non dà ancora segni di reazione. O almeno non ne dà fino al pomeriggio di oggi, quando smarcandosi da qualsiasi polemica e responsabilità si dissocia pienamente dalle parole e le opinioni liberamente espresse dal dipendente, aggiungendo che nulla hanno a che fare con Rai3:
Quello che @laudan62 scrive qui sono sue opinioni che nulla hanno a che fare con la Rai. Per me inqualificabili, le disapprovo profondamente
— Andrea Vianello (@andreavianel) 30 Giugno 2014
Il tutto non senza una risposta di Leonardi, che rivolgendosi a Vianello chiosa: "Era evidente direttore (la disapprovazione, ndr)… Piuttosto direttore spero tu disapprovi anche gli insulti e le minacce che da ore io e la mia famiglia subiamo". La vicenda si chiuderà qui o avrà un seguito?