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Il flop di Simona Ventura, Laganà: “È finita l’era delle idee calate dall’alto”

La Rai del futuro per Riccardo Laganà non è assolutamente in Game of Games – Gioco Loco. Su Twitter, il consigliere della Commissione Vigilanza della Rai lancia l’allarme ascolti: “Mi addolora vedere gli ascolti crollare, è finita l’era delle idee in appalto totale. Bisogna riscoprire intelligenza e creatività”.
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Game of Games – Gioco Loco, il nuovo game show di Rai2 condotto da Simona Ventura è crollato nella seconda puntata. Solo 915.000 spettatori pari al 3.7% di share. Numeri così bassi da rappresentare una spia d'allarme per il membro del Cda Rai Riccardo Laganà che attacca il format senza mezzi termini: "Occorre riscoprire e investire nell'intelligenza e nella creatività". 

Il messaggio di Riccardo Laganà

La Rai del futuro per Riccardo Laganà non è assolutamente in Game of Games – Gioco Loco. Sibillino l'hashtag che chiude il tweet, riferendosi al 2024, puntando quindi a una programmazione che guardi già alle prossime stagioni. Di certo, il programma di Simona Ventura – visti i risultati – non sembra essere il miglior esempio possibile per il consigliere della Commissione Vigilanza della Rai.

A me addolora vedere ascolti in prima serata crollare, segno che il pubblico cerca altro. Pare finita l'era dell'intrattenimento standardizzato, delle idee calate dall'alto, peggio se in appalto totale. Occorre riscoprire e investire nell'intelligenza e la creatività.

Quello a cui allude Laganà è un tema a lui caro da sempre, ovvero la valorizzazione delle risorse interne della Rai, spesso trascurata in favore di produzioni e, dunque, professionalità esterne.

Il successo di Lol – Chi ride è fuori

Il flop del nuovo format di Simona Ventura non può non far pensare invece al successo e al passaparola che si è creato su Lol – Chi ride è fuori. Il comedy show di Amazon Prime Video – con dieci comici in sfida, da Elio a Frank Matano, da Katia Follesa a Caterina Guzzanti fino a Ciro Priello e Fru dei The Jackal – è stato un esperimento felice che guarda proprio a certi standard da televisione generalista, ma con una scrittura e una leggerezza che ha permesso alla piattaforma di contenuti on demand di attrarre pubblico e di imporsi nel dibattito pubblico sui social. È forse questo che intende Riccardo Laganà quando parla di investire nell'intelligenza e nella creatività?

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