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Il figlio di Travaglio: “Italia’s Got Talent? Mi faranno fuori, sono un rapper scarso”

Alessandro Travaglio, in arte Trava, è un concorrente di Italia’s Got Talent targato Sky. In un’intervista a Radio Club 91 ha mostrato tutta la sua ironia affermando: “Magari mio padre preferirebbe facessi il pornodivo,” poi aggiunge di essere apolitico e di non voler fare la rivoluzione.
A cura di A. P.
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Si tratta di un Alessandro Travaglio ironico ma consapevole di quanto dice, quello che ha risposto alle domande di Radio Club 91 nel programma radiofonico i radioattivi, condotto da Rosario Verde ed Ettore Petraroli. Aspirante rapper, già celebre da un po' per la sua attività musicale, forse non esattamente incline a quelli che sono i gusti che si immaginerebbero per suo padre, Marco Travaglio, lui scherza su quello che il direttore de Il Fatto Quotidiano avrebbe forse desiderato per lui: "Magari mio padre preferirebbe facessi il pornodivo".

Dopo una delle prime apparizioni pubbliche, qualche anno, fa nel video "Tranne te" di Fabri Fibra, Trava dj ha pubblicato un album lo scorso anno e da qualche settimana è concorrente, insolito e inaspettato, in un programma televisivo appena passato da Canale 5 alla piattaforma Sky, in una forma leggermente rivoluzionata, almeno nei volti alla conduzione. Stiamo parlando naturalmente di Italia's Got Talent, lì dove Alessandro ha passato la prima fase, ma per il quale ammette di non avere troppe speranze per l'esito: "Essendo un rapper abbastanza scarso mi faranno fuori". 

E' modesto e scherzoso Alessandro, e lo dimostra anche parlando dello stesso rapporto con Travaglio senior. Si consuma anche il parricidio quando Trava dj ammette che non si farebbe scrivere mai una canzone da suo padre. Riconosce infatti chepotrebbe essere sicuramente più bravo di lui, ma aggiunge: "Tendenzialmente amo scrivere e vedere cosa riesco a creare in base ai pensieri che ho in testa. E' per questo che non vedo il motivo per cui dovrei farmi aiutare da mio padre, anche se credo che sarebbe molto più capace di me a scrivere". E proprio sulla fase di scrittura e, più in generale sul mondo del rap, offre anche una chiave di lettura piuttosto interessante riguardo le tematiche affrontate dal genere musicale specifico:

Sono un ragazzo di 20 anni quindi le tematiche che canto sono circoscritte alla mia età. Nonostante l'innovazione sia fondamentale in questo campo, ognuno parla delle stesse cose in modo diverso.

Non è barricadero come suo padre, anzi addirittura specifica di essere apolitico e di non voler fare la rivoluzione, cosa notevole risultando difficile credere che una personalità come Marco Travaglio non rischi di condizionare chi gli sta attorno, ma un'affinità forte c'è, ed è quella coi gusti musicali, visto che anche lui apprezza i grandi della musica italiana, da Battiato a Dalla. In merito al primo di questi due, basterebbe ricordarsi la gag cui si prestò Travaglio in tv, ospite di Victoria Cabello, quando accettò di ballare sulle note di Battiato con tanto di trucco e parrucco.

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