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Il dramma di Dalila di Lazzaro: “Ho un dolore cronico, ho speso più di 750mila euro per curarmi”

Ospite a Storie Italiane, l’ex modella Dalila di Lazzaro ha raccontato di soffrire da anni di un dolore cronico, che l’avrebbe portata a spendere migliaia di euro pur di trovare giovamento nelle cure. Inoltre lamenta di non essere riuscita ad ottenere una pensione dignitosa, a causa dell’incidente che l’ha costretta a fermarsi dieci anni prima dei 40 anni lavorativi previsti.
A cura di Ilaria Costabile
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Nella puntata di Storie Italiane, lo show mattutino di Rai1 condotto da Eleonora Daniele, è stata ospite in collegamento con la trasmissione, Dalila di Lazzaro. L'ex modella è intervenuta nel blocco relativo alle pensioni, parlando della sua condizione economica che non le permetterebbe di affrontare adeguatamente il suo stato di salute, per cui ha dovuto si è dovuta far carico di ingenti spese.

Il dolore cronico di Dalila di Lazzaro

Tante le sofferenze che Dalila di Lazzaro ha dovuto superare nella sua vita, fin da quando era una bambina, ma attualmente il vero tormento della ex modella riguarda, però, le sue condizioni di salute. Dalila Di Lazzaro non nasconde, ormai da tempo, di dover sopportare un dolore cronico che non le dà pace, per il quale è arrivata a spendere migliaia di euro pur di trovare giovamento tramite delle cure da un "male neuropatico" che le impedirebbe anche di camminare:

Ho un dolore cronico. Ho speso più di 750mila euro per curarmi. Vorrei riconoscessero che il mio problema è grave. Anche se mi vedete così, io non posso muovermi. Durante l’incidente ho battuto la schiena e un pezzo di trapezio mi ha strappato dei tessuti nervosi dalla spina dorsale. Soffro di un dolore cronico neuropatico, non posso muovermi come tutti voi. Posso fare due passi ma sempre con la morfina in tasca.

I problemi con la pensione

Il motivo per cui Dalila di Lazzaro non godrebbe di una buona pensione è riconducibile all'incidente di diversi anni fa che le ha impedito di lavorare all'apice della sua carriera. Questo impedimento non le ha permesso di portare a termine quei dieci anni di lavoro che le avrebbero consentito di ricevere una pensione dignitosa, come racconta piuttosto piccata:

A causa di quell’incidente non ho più potuto lavorare. Non sono arrivata a quarant’anni di lavoro ma se anche lo avessi fatto, pur avendo sempre versato, oggi non avrei una pensione dignitosa. Se una persona è costretta a smettere di lavorare e non può più fare niente, come si deve comportare? […] mi mancavano circa dieci anni di lavoro, ho chiesto mille volte di avere un’integrazione, ma è come chiedere l’elemosina.

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