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Il dramma di Alina perseguitata dal suo ex, le minacce: “Ti scortico viva, devi tremare”

A “Le Iene”, Veronica Ruggeri ha raccontato la storia di Alina, una donna rumena perseguitata dal suo ex compagno. La donna subisce minacce di morte e aggressioni.
A cura di D.S.
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A "Le Iene", Veronica Ruggeri si è occupata del caso di Alina, una donna rumena che vive in Italia da più di 15 anni. Dopo aver subito per mesi violenze da parte del compagno, ha deciso di denunciarlo. Da allora, però, la sua vita –  e quella della sua bambina – è diventata un incubo. Il suo ex, Marco, la tartassa con continue minacce. Negli stralci di telefonate mandati in onda nella trasmissione di Italia 1 si sente:

"Devi tremare ogni volta che scendi le scale di casa […] Dovrai talmente tanto soffrire e strillare e nessuno mai ti sentirà. […] Quando non potrai più muovere né gambe, né braccia la figlia non te la lasceranno. […] Ricordati che di ciò che succede in Tribunale a me non interessa niente. […] Vammi a denunciare, non me ne frega un caz*o. Io non smetterò mai".

"Ho paura per mia figlia"

Alina ha spiegato di temere che la bimba rimanga senza mamma e che l'uomo "la faccia fuori veramente". All'inizio i modi di lui erano ben diversi:

"L'ho conosciuto quando facevo la badante giorno e notte. Una domenica siamo andati a fare un giretto. Era un ragazzo dolce e carino. Abbiamo iniziato una relazione. All'inizio la convivenza andava bene, uscivamo, andavamo a cena".

Marco, però, è sempre stato molto geloso e possessivo. Dopo 7 anni è nata la loro bambina, sono subentrati problemi economici e i litigi erano all'ordine del giorno. Nel 2012 la prima aggressione:

"Una sera è venuto verso di me, mi ha presa per il collo e mi ha sollevato su. Avevo una paura tremenda".

In quell'occasione non l'ha denunciato perché pensava fosse un caso isolato. Le violenze, però, si sarebbero ripetute alla presenza della bambina. Alina ha raccontato alcuni episodi:

"Mi ha dato un pugno in testa, sono stata 7 giorni in ospedale. Mi ha alzata in alto e ha detto a mia figlia: "Spostati che la butto a terra". Mi ha chiuso dentro il bagno, ha chiuso a chiave e ha detto che mi avrebbe aperto la porta quando si svegliava. Un'altra volta mi ha messo un ginocchio sull'orecchio".

La sorella maggiore ha aggiunto: "Le diceva sempre: "Sei una straniera di mer*a non avrai mai la custodia". Alina ha trovato il coraggio di lasciarlo, ha rifiutato i 100 euro al mese che le spettavano e gli ha permesso di vedere la bambina quando voleva, ma Marco ha continuato a perseguitarla facendole trovare le gomme bucate, minacciandola e prendendola a pugni dopo essersi appostato nei pressi di casa sua. Arrestato, è stato trattenuto in carcere per 20 giorni e gli è stato imposto di tenersi a 200 metri di distanza da Alina. Ma lui non avrebbe mai tenuto conto di tale disposizione. Ha continuato a minacciarla:

"Guarda che ti scortico viva. Prima o poi rimarrai da sola e lì io mi divertirò. Ti farò patire le pene dell'inferno. Ti stanno preparando un pacchetto sorpresa e quando succederà io starò davanti a 100 testimoni. Che soddisfazione che mi leverò".

Marco si è rifiutato di parlare con la giornalista de "Le Iene". Alina ha concluso:

"Non voglio scappare, il dolore più grande è che mi tolgano mia figlia. Ha detto che farà di tutto perché la bimba vada in una casa famiglia. Non gli chiedo niente, non voglio niente da lui, basta che mi lasci in pace".

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