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Il discorso di Arnold Schwarzenegger: “Mio padre mi picchiava e terrorizzava mia madre”

Arnold Schwarzenegger, in un intenso discorso pubblicato sui suoi profili social e su YouTube, ha definito Donald Trump “un leader fallito” che verrà ricordato come il “peggior presidente della storia”. L’ex governatore della California ha commentato i fatti di Washington, poi ha svelato un dettaglio doloroso del suo passato.
A cura di Daniela Seclì
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Arnold Schwarzenegger ha pubblicato un intenso discorso sui suoi social. L'ex governatore della California ha rivolto pesanti accuse a Donald Trump e ha commentato gli scontri a Washington e l'assalto a Capitol Hill. Ritiene che Trump sia un "leader fallito", che ha portato l'America a un punto "imperdonabile". Confida anche che presto, il quarantacinquesimo presidente degli Stati Uniti diventi "irrilevante" proprio come un vecchio tweet, quelli che lui amava tanto. Schwarzenegger ha anche paragonato i Proud Boys, movimento di estrema destra, ai nazisti della Notte dei Cristalli. Infine, ha svelato per la prima volta, un dettaglio doloroso della sua infanzia: suo padre lo picchiava e terrorizzava sua madre. Ecco il discorso completo di Arnold Schwarzenegger.

Il discorso integrale di Arnold Schwarzenegger

Da immigrato in questo Paese, vorrei dire due parole ai miei concittadini americani e a tutto il mondo su quello che è successo in questi giorni. Sono cresciuto in Austria. Sono a conoscenza dei fatti della Notte dei Cristalli. Fu la notte in cui si scatenò la furia contro gli ebrei avvenuta nel 1938 da quelli che erano gli equivalenti dei Proud Boys. Mercoledì la Notte dei Cristalli è avvenuta qui negli Stati Uniti. I vetri spezzati erano quelli delle finestre del Campidoglio. Ma la folla non ha solo mandato in frantumi le finestre del Campidoglio, ha mandato in frantumi le idee che davamo per scontate. Non hanno solo buttato giù le porte dell'edificio che ospitava la democrazia americana, ma hanno calpestato i principi su cui il nostro Paese è fondato. Sono cresciuto sulle rovine di un Paese che ha sofferto la perdita della democrazia. Sono nato nel 1947, due anni dopo la Seconda Guerra Mondiale. Crescendo, sono stato circondato da uomini distrutti che annegavano nell'alcol il rimorso di aver partecipato al più cattivo regime della storia. Non tutti loro erano rabbiosi antisemiti o nazisti, molti hanno solo acconsentito a tutto passo dopo passo. Erano le persone della porta accanto.

Non ho mai condiviso questa cosa pubblicamente perché è un ricordo doloroso, ma mio padre tornava a casa ubriaco uno o due volte a settimana, urlava, ci picchiava e terrorizzava mia madre. Non lo ritenevo completamente responsabile perché anche il nostro vicino faceva lo stesso con la sua famiglia. Lo sentivo con le mie orecchie e lo vedevo con i miei occhi. Erano in preda al dolore fisico per le schegge di proiettile nei loro corpi e in preda al dolore emotivo per ciò che avevano visto e fatto. Tutto è cominciato con bugie, bugie, bugie e intolleranza. Da europeo, ho visto in prima persone come le cose possano andare fuori controllo. So che c'è la paura in questo Paese e in tutto il mondo, che qualcosa del genere possa accadere qui. Io non credo possa accadere, ma credo che dovremmo stare attenti alle tragiche conseguenze dell'egoismo e del cinismo.

Arnold Schwarzenegger dà del fallito a Trump

Il Presidente Trump ha cercato di ribaltare i risultati di un'elezione. Ha cercato di fare un colpo di stato ingannando le persone con le sue bugie. Anche mio padre e i suoi vicini sono stati ingannati con le bugie e so dove queste bugie hanno portato. Il Presidente Trump è un leader fallito. Verrà ricordato dalla storia come il peggior presidente di sempre. La cosa buona è che presto sarà irrilevante quanto un vecchio tweet. Ma cosa ne faremo dei funzionari eletti che hanno permesso le sue bugie e la sua slealtà? Ricorderei loro ciò che disse Teddy Roosevelt: "Patriottismo significa stare vicino al Paese, non significa stare vicino al presidente". John F. Kennedy ha scritto un libro intitolato "Ritratti del coraggio". Alcuni membri del mio stesso partito, a causa della loro assenza di spina dorsale, non potrebbero mai vedere il loro nome in quel libro, ve lo garantisco. Sono complici di coloro che portavano la bandiera dell'insurrezione in Campidoglio.

Ma non ha funzionato. La nostra democrazia ha tenuto duro. Tra poche ore, il Senato e la Camera dei Rappresentanti staranno facendo gli interessi del popolo certificando l'elezione del presidente eletto Biden. Che grande esempio di democrazia. Sono cresciuto come cattolico, sono andato in chiesa, ho frequentato una scuola cattolica, ho letto la Bibbia e imparato dal catechismo e di quei giorni ricordo una frase che è importante oggi: il cuore di un servo. Significa servire qualcosa di più importante di te. Ciò di cui abbiamo bisogno da coloro che sono stati eletti e che ci rappresenteranno è un cuore di servo. Abbiamo bisogno di persone pronte a servire qualcosa che sia più importante del loro potere e del loro stesso partito. Che servano ideali più alti: gli ideali su cui questo Paese è fondato, gli ideali che guidano gli altri paesi.

L'ex governatore della California crede nella democrazia

Nei giorni scorsi, amici da tutto il mondo mi hanno chiamato sconvolti e preoccupati per la nostra Nazione. Una donna è scoppiata a piangere per l'America, meravigliose lacrime di idealismo su ciò che l'America dovrebbe essere. Quelle lacrime dovrebbero ricordarci ciò che l'America significa per il mondo. Ho detto a tutti che per quanto straziante sia tutto questo, l'America tornerà indietro da questi giorni oscuri e farà risplendere la nostra luce ancora una volta. Vedete questa spada? È la spada di Conan. Più si tempra una spada, più diventa forte. Più la colpisci con un martello e la bruci nel fuoco, poi la immergi nell'acqua gelida, più diventa forte.

La nostra democrazia è come l'acciaio di questa spada: più viene temprata, più diventa forte. La nostra democrazia è stata temprata dalle guerre, dalle ingiustizie e dalle insurrezioni. Nonostante siamo stati sconvolti da quanto accaduto in questi giorni, ne verremo fuori più forti perché ora capiamo ciò che potremmo perdere. Dobbiamo chiedere conto alle persone che ci hanno portato a questo punto imperdonabile. Dobbiamo mettere da parte noi stessi, i nostri partiti e i nostri disaccordi, per mettere per prima la democrazia. Abbiamo bisogno di guarire insieme dal dramma che è accaduto. Abbiamo bisogno di guarire non solo come Repubblicani o Democratici, ma come americani.

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