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Il bacio appassionato di Pio e Amedeo, Laura Chiatti: “Tutta sta lingua?!”

Pio e Amedeo sul palco di Felicissima Sera interpretano una scena di passione con la complicità di Laura Chiatti. Nel primo “ciak” è l’attrice a condividere la pomiciata con Amedeo, nei panni dell’amante Franco. Poi è il turno di Pio, al quale il collega dà un lungo e appassionato bacio con la lingua che lascia di stucco l’attrice. “Al primo ciak tutta sta lingua?? Non me l’aspettavo!”, dice. “Franco è fatto così”, si giustifica lui.
A cura di Giulia Turco
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Pio e Amedeo si sono lasciati andare ad un lungo bacio appassionato. I due comici, con la complicità di Laura Chiatti sul palco, hanno discusso della differenza tra cinema e tv: "Perché certe cose al cinema si possono fare e in tv no??". E così ecco che, oltrepassata la mezzanotte, i due conduttori infrangono un altro tabù e si lasciano andare ad una lunga "pomiciata", simulando la scena prima tra Amedeo e Laura Chiatti, poi con lo stesso Pio, tra le risate dello studio.

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Il bacio con la lingua di Amedeo e Laura Chiatti

"Sai qui in tv voi siete persone vere, noi al cinema siamo personaggi, è arte", spiega Laura Chiatti. "E allora se io mi chiamassi Franco?? Se devi trovare scuse per non pomiciare dimmelo subito", irrompe Amedeo. In studio viene portata una panchina simulando la scena di un film di Ferzan Özpetek. Pio interpreta il marito della donna, Laura Chiatti, con il quale ormai la passione è finita. Amedeo è invece l'amante, Franco appunto, che le regala un appassionato bacio con la lingua. L'attrice è senza parole: "Al primo ciak tutta sta lingua?? Non me l'aspettavo!", dice. "Franco è fatto così", si giustifica lui. Poi, per non farsi mancare niente, i due comici replicano la scena scambiandosi loro lo stesso bacio, anzi con ancor più concitazione.

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Il monologo sull'omosessualità

Poco prima i due comici avevano in ballo i più comuni stereotipi, dalla N-word ai tormentoni sugli ebrei ("Sono avari, sono tirchi") fino alla parola "ricchione", con un monologo sul palco: "Nemmeno ricchione si può dire più, ma è sempre l'intenzione il problema. Così noi dobbiamo combattere l'ignorante e lo stolto. Se vi chiamano ricchioni, voi ridetegli in faccia perché la cattiveria non risiede nella lingua e nel mondo ma nel cervello: è l'intenzione. L'ignorante si ciba del vostro risentimento". Non lasciano stare nemmeno il Gay Pride: "Ma non serve più il Gay Pride, ma mi avete mai visto a me con il cartello per strada a gridare ‘evviva la figa'? Il Gay Pride non serve più. La cosa che i Gay so' sensibili non la sopporto. Ma perché noi etero facciamo schifo?". E su Alessandro Cecchi Paone: "È un pez.. di mer.., altro che sensibile". E su Hitler: "Si dice fosse gay. E lui mica era sensibile".

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