I Take That a Verissimo, Gary Barlow: “Odiavo i dischi di Robbie Williams”
La nuova stagione di "Verissimo", in onda dal 17 ottobre dopo diversi rinvii dovuti al recentissimo parto della conduttrice Silvia Toffanin, riparte con un terzetto di ospiti internazionali: Gary Barlow, Mark Owen e Howard Donald, ovvero i Take That, nella nuova formazione a tre. Il gruppo si è esibito a Milano il 13 ottobre, con un concerto che ha registrato il tutto esaurito.
Nel 2014, infatti, Jason Orange ha deciso di lasciare la band e non ha partecipato all'ultimo disco prodotto, "III". Gary Barlow ha spiegato così il nuovo corso della storica band che fece impazzire il pubblico teenager negli anni 90:
Ora siamo un gruppo di tre persone ed è come se fossimo una band completamente nuova che suona musica nuova. Apprezziamo il fatto di andare in tour e rincontrare il nostro pubblico.
I tre artisti hanno ripercorso una carriera lunga 25 anni, iniziata a Manchester nel lontano 1990. Il gruppo si è sciolto nel 1996, un anno dopo l'uscita di Robbie Williams dalla formazione, per poi riunirsi nel 2005. Inevitabile la domanda di Silvia Toffanin sul momento della rottura con Williams, che ha iniziato una fortunatissima carriera solista. Mark Owen ha descritto il trauma di quel divorzio artistico e la conseguente fine (momentanea) dei Take That:
Tutti noi abbiamo passato dei momenti drammatici e di difficoltà. Dopo lo scioglimento del gruppo, per dieci anni, ognuno di noi è andato in direzioni diverse.
Il momento più "caldo" dell'intervista, però, è stata l'inattesa confessione di Gary Barlow, che rivelato di essere stato per molto tempo geloso di Williams, fino a odiare i suoi dischi.
Io e Robbie eravamo grandi amici ma, allora, tra noi c’era anche molta competizione. Rob ha lasciato i Take That ed ha avuto una carriera incredibile. Devo essere sincero, ho sempre seguito quello che ha fatto e sono stato molto geloso di quello che è riuscito ad ottenere. Quando un tuo caro collega lascia il gruppo e riesce ad avere grande successo è naturale volere per sé un futuro analogo. Al tempo odiavo ascoltare i suoi dischi, oggi, invece, li apprezzo molto e sono orgoglioso di lui e di cosa sia riuscito a fare. Ora è un mio carissimo amico. Alcune canzoni avrei voluto scrivergliele io, perché anche i testi sono molto belli.
Come ha dimostrato la reunion tra Williams e i Take That già nel 2010, i vecchi rancori sono stati superati da tempo. La rottura è stata dura per tutti, come ribadisce Mark Owen: "Il periodo è stato duro per tutti ed ognuno di noi ha avuto un momento di difficoltà ed affrontato un percorso personale. Eravamo tutti disorientati perché tutto è accaduto in poco tempo ed ognuno di noi ha impiegato tempo per superarlo". La sensazione sembra aver caratterizzato tutti i superstiti dei Take That, che non hanno potuto che confermare le parole di Owen.