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I Simpson sono di sinistra (e contro Fox News)

Il curioso siparietto dei Simpson che, nel 25° compleanno della Fox, la propria rete di appartenenza, fanno gli auguri a tutti meno che a Fox News e il suo anchorman di punta: il conservatore Bill O’ Reilly, un Emilio Fede dei tempi “migliori”.
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Il curioso siparietto dei Simpson che, nel 25° compleanno della Fox, la propria rete di appartenenza, fanno gli auguri a tutti meno che a Fox News e il suo anchorman di punta: il conservatore Bill O' Reilly, un Emilio Fede dei tempi "migliori".

Per chi sin dai tempi delle "terze serate" di Canale 5 segue le avventure dei Simpsons, dando per scontato il fatto che siate in una fascia d'età compresa tra i 25 e i 30 anni, non sarà  un mistero sapere che le creature di Matt Groening, da sempre in onda sulla Fox, hanno una linea politicamente scorretta nei confronti della stessa rete e, soprattutto, del suo canale d'informazione, Fox News, dove in prima linea, in qualità di anchorman principale, commentatore politico, c'è Bill O' Reilly. Il giornalista americano conduce The O'Reilly Factor, un approfondimento politico giornaliero che ha un orientamento a metà strada tra Qui Radio Londra di Giuliano Ferrara e le invettive di Emilio Fede dal Tg4, o meglio del "miglior" Emilio Fede, quello visto dal 1994 al 2006 (o giù di li).

Krusty contro il candidato democratico

Ebbene ad Homer, Marge, Bart, Lisa e Maggie (ma anche a tutta Springfield), il popolare conduttore americano, insieme al suo canale d'informazione, è sempre andato di traverso e gli autori della sitcom lo hanno palesato più volte nel corso dei loro 23 anni di attività e la prima stoccata arrivò nella puntata dove Krusty il clown si candida per i conservatori alle elezioni presidenziali. Qui vediamo un faccia a faccia televisivo su Fox News con il candidato democratico al quale il conduttore non rivolgerà mai la parola e lo mostrerà con delle corna disegnate a pennarello sulla telecamera, nonostante il programma elettorale di Krusty non avesse un alcunché di esaltante.

The ‘O Reilly Factor negli ultimi anni è riuscito a fare anche di peggio, così che i Simpson non hanno fatto altro che sottolineare come il programma sia diventato un punto di riferimento per intolleranti e ultraconservatori ed in una puntata compare proprio Bill O' Reilly da un elicottero brandizzato Fox News che recita il claim "Non siamo razzisti, ma siamo i preferiti dai razzisti". Da quel momento in poi fu battaglia con dei veri e propri botta e risposta tra il salotto "reale" di Bill O' Reilly e il mondo "cartoon" di Springfield, tutto sotto il silenzio/assenso del network proprietario di entrambi. O' Reilly, dopo quella puntata diventata celebre negli Usa, sbottò:

Continuano a mordere la mano che gli dà da mangiare, la Fox permette ancora una volta ai suoi cartoni di diventare selvaggi.

I Simpsons sono tornati alla carica proprio pochi giorni fa, in occasione di una puntata speciale dove brindavano al 25° anniversario della Fox Broadcasting. Tutti a tavola la famiglia "gialla", in tenuta da gala, calici di champagne alla mano a festeggiare e gridare lunga vita alla Fox, meno che al canale Fox News. Lisa Simpson ragiona con i suoi familiari in questo senso:

Mi piace come il network (la Fox, ndr) possa alla fine risultare un ottimo antidoto liberale alla linea di destra del suo canale d'informazione (Fox News, ndr).

I Simpsons e l'elicottero razzista di Fox News
Il messaggio provocatorio dei Simpsons

Una battuta sferzante quella fatta pronunciare a Lisa dal team di Matt Groening, in un certo senso si da un colpo sia al cerchio, sia alla botte ma la conclusione è stata decisamente con i fiocchi. Una sovraimpressione alla fine della puntata: "Congratulazioni FOX per i tuoi 25 anni. Ti amiamo ancora. Questo non include Fox News". La risposta di "Buffalo" Bill, non si è lasciata certo attendere, definendo la clip scadente e decisamente prevedibile. Possiamo dire a questo punto che i nostri compari gialli di Springfield sono di sinistra? Altroché se lo sono. Non  eccessivamente a sinistra ma, fidatevi di chi la serie la segue da sempre, siamo in una piena identità democratica, fortemente critica verso se' stessa. E i suoi rappresentanti. Del resto, un team che ha il coraggio (e un bel po' di potere e forza dato dagli investitori pubblicitari) di ammutinarsi e battagliare contro il canale d'info del proprio broadcasting, pensate non riesca a dirne quattro anche a Barack Obama? (e l'hanno già fatto!).

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