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Gordon Ramsay licenzia 500 dipendenti con una mail, a causa dell’emergenza coronavirus

Gordon Ramsay è stato fortemente criticato per la sua scelta di aver licenziato 500 dei suoi dipendenti tramite una mail, in seguito all’emergenza coronavirus, senza offrire loro garanzie sul futuro. Lo chef inglese è stato raggiunto da una pioggia di critiche sui social, paladina della battaglia contro la temibile star dei fornelli è stata Marina O’Loughlin, critica gastronomica del The Guardian.
A cura di Ilaria Costabile
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Sicuramente è uno degli chef più noti del mondo, tanto che la fama del suo temperamento lo precede, si tratta di Gordon Ramsay. Volto di celebri cooking show, da MasterChef a Hell's Kitchen a Cucine da Incubo, lo chef britannico ha costruiti negli anni attorno alla sua figura un personaggio ben preciso, fumantino e irascibile. Questo atteggiamento, però, non giustificherebbe la decisione di licenziare in tronco circa 500 dei suoi dipendenti sparsi nei suoi molteplici ristoranti, a quanto pare per contrastare la crisi in seguito all'emergenza coronavirus. La notizia ha fatto il giro del web e in poco tempo sono arrivate le critiche più spietate, soprattutto dopo aver visto il suo patrimonio.

I provvedimenti adottati da Gordon Ramsay

Stando a quanto riporta la rivista The Forbes, Gordon Ramsay è lo chef più ricco al mondo tra le cosiddette celebrities. In questi anni, merito anche della sua popolarità televisiva, ha guadagnato circa 400 milioni di dollari. Una cifra davvero esorbitante, non stupisce quindi che sia riuscito ad aprire ben 26 ristoranti tra Europa, Asia e America, dotati del personale necessario. Ciò che invece ha lasciato particolarmente interdetta l'opinione pubblica è la notizia diffusa in questi giorni, secondo cui Ramsay avrebbe licenziato ben 500 dipendenti tramite una mail, assicurando per coloro che sono sotto contratto lo stipendio pagato fino al 17 aprile, dopodiché nessuna garanzia. Ovviamente, la restrizione imposta dai vari governi per contrastare l'emergenza coronavirus, che prevede la chiusura di ristoranti e luoghi di ristoro, ha colpito anche i locali del noto chef che, quindi, sarebbe corso ai ripari mettendo in atto questo licenziamento collettivo.

La giornalista del The Guardian accusa Ramsay

Una pioggia di commenti negativi ha invaso Twitter in questi ultimi giorni e portavoce di questa indignazione è stata una giornalista, critica gastronomica del The Guardian, ovvero Marina O'Laughlin. Sul suo profilo la nota esperta enogastronomica non ha esitato a dire la sua sull'accaduto e ha scritto: "Ancora una volta, i multi milionari non mettono mano al loro portafoglio mentre i più piccoli fanno quel che possono per il loro staff." Poco più sotto si legge, per confutare ogni dubbio: "E sì sto parlando di Gordon Ramsay" .

La risposta di Gordon Ramsay

Arriva fulminea la risposta dello chef, inalberato per le accuse che gli sono state rivolte, non esita a contrastare quanto detto in maniera piuttosto autoritaria, come il suo personaggio richiede, mettendo in atto un acuto botta e risposta tra critica e chef. Ramsay le scrive: "Chiaramente non hai mai gestito un'impresa, e nonostante i tempi siano difficili per tutti tu ti nascondi dietro i tuoi patetici tweet, datti una calmata! Un ennesimo colpo basso da un noioso critico pieno di rancore". Ma non contento, come se avesse dimenticato di aggiungere un particolare importante, lo chef continua in un secondo tweet mostrando ancor di più la sua rabbia: "Ti guadagni da vivere criticando il cibo! Ristoranti chiusi per la tua penna velenosa, solo perché non ti hanno leccato il culo, hai mai pensato di restituire qualcosa in questi tempi difficili? Io non ho fatto altro che mettere mano al portafoglio per anni!". 

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