“Gomorra” esalta la stampa estera: “Dimenticate i Sopranos, ecco i Savastanos”
Venduto in circa cinquanta paesi all'estero, Gomorra, ribattezzato Gomorrah per l'adattamento estero è già, dopo una sola puntata trasmessa in Inghilterra, un caso televisivo internazionale. Se dalle nostre parti ha generato un entusiasmo ed un'esaltazione direttamente proporzionali alla qualità della fattura della serie, con l'estrema conseguenza di quel "Gli effetti di Gomorra sulla Gente", oltremanica il fenomeno si osserva con il dovuto distacco di chi quelle problematiche descritte le percepisce prevalentemente dal punto di vista del luogo comune, più che della realtà quotidiana con le dovute sfaccettature. Ecco che quindi l'Indipendent apre la sua analisi con un riferimento a Saviano e alle origini di quel romanzo che è stato la base del film prima e della serie poi. I toni del giornale britannico esaltano il debutto della serie diretta da Stefano Solima, andata in onda sottotitolata, non potendo evitare di disegnare una linea con un termine di paragone altisonante: "Il nostro eroe Ciro (Marco D’Amore) e il suo mentore nel crimine Attilio sono gangster alla maniera di Tarantino, a cui piace mettere il becco su tutto e tutti".
Gomorra paragonato a Scorsese, Tarantino e i Soprano
Non è da meno il connazionale The Guardian, che va ben oltre con i paragoni affermando che Gomorrah "non è distante dalla Baltimora del superlativo The Wire o dalla Brooklyn di Quei bravi ragazzi di Scorsese". Non c'è dubbio che il minimo comune denominatore del responso del pubblico sia quello della percezione di una serie di altissima levatura, tanto che Robin Jarossi del Daily Mail si è azzardato a definire la serie come "una delle migliori nel genere crime in tv adesso", cui fa eco proprio Marco D'Amore, su Twitter, il quale non può fare a meno di parlare di "Soddisfazioni oltre il confine dello stivale". E' insomma un'Europa che incensa oltremodo il prodotto di Sky in collaborazione Cattleya, confermando come la narrazione, per quanto incentrata su vicende locali, abbia un respiro molto più ampio, che valica i confini. A confermarlo è anche lo Spiegel, giornale tedesco che ha anticipato l'arrivo della serie in patria tirando fuori il titolo che, probabilmente, dà maggiori soddisfazioni alla produzione, sempre utilizzando un termine di paragone fortissimo: "Dimenticate i Sopranos, ecco i Savastanos".