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Giuliana De Sio guarita, era positiva al coronavirus: “Sono affaticata, devo superarla mentalmente”

Giuliana De Sio, tornata a casa dopo essere stata ricoverata in ospedale perché positiva al coronavirus, sta cercando lentamente di tornare alla vita di sempre. “Le tv mi chiedono di affacciarmi per un saluto ma mi fa paura, mi sento affaticata” fa sapere lei che dovrà restare in isolamento per altri 8 giorni. Anche per l’attrice, i danni maggiori sono quelli che non si vedono: “Devo superarla mentalmente”.
A cura di Stefania Rocco
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Giuliana De Sio è stata tra i primi personaggi famosi ad avere contratto il coronavirus. Ricoverata in silenzio per settimane, ha deciso di rendere nota la sua storia solo dopo che il peggio è passato. Adesso è a casa, ha lasciato l’ospedale romano che si è preso cura di lei e sta cercando di tornare lentamente alla vita di prima. “Le tv mi chiedono di affacciarmi per un saluto, ma ora mi fa paura. Mi sento ancora affaticata. Spero di tornare più forte di prima” ha fatto sapere in una diretta Instagram.

Le condizioni di salute di Giuliana De Sio

Giuliana sta bene ma, come per decine di altri casi, i danni maggiori che il Covid19 ha provocato sono quelli che non si vedono: “Come sto? L'ho superata, ora devo solo superarla mentalmente”. La malattia, aggiunge, resta “la più grande prova a cui io sia mai stata sottoposta nella mia vita". L’attrice fa sapere di non avere ancora compreso le dinamiche del contagio e ha aggiunto che la quarantena seguita al ricovero terminerà tra pochi giorni:

Dovrei non poterla prendere più, ma mi hanno anche detto che forse non è così. Non so chi mi ha attaccato la malattia e non mi interessa. La quarantena finirà tra otto giorni.

I sintomi di Giuliana De Sio e il ricovero

Infine, l’attrice racconta in che modo ha capito di doversi sottoporre al tampone necessario a verificare il contagio da coronavirus. I primi sintomi, una febbre blanda, sono comparsi a metà febbraio. Ha atteso qualche giorno prima di preoccuparsi, mai avrebbe pensato di essersi ammalata: “Non ho mai avuto febbre alta, sempre a 37 e mezzo. E per circa 4 giorni. Poi ho chiamato il dottore. Se all'epoca vi fosse venuta una febbricola come la mia, non vi sarebbe mai venuto in mente che poteva trattarsi di coronavirus. Un mese fa in Italia ancora non se ne parlava in questi termini, se non come di un virus che era diffuso in Cina”. Infine, l’attrice rivolge un pensiero a chi l’ha salvata: “La classe medica ora è oberata e a rischio. Importante è anche il ruolo di chi fa informazione. È invece brutto sentirsi inutile in questo momento. La scienza ci aiuterà”.

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