Giudici di X Factor 2016, accontentare tutti per non soddisfare nessuno
Dopo il conduttore del Festival di Sanremo, i nomi delle vallette del Festival di Sanremo, i direttori artistici di Amici e se Leonardo DiCaprio vince o meno l'Oscar, la scelta dei giudici di X Factor è diventata un'altra grande liturgia annuale della tradizione italiana. Si può partire da questo presupposto per capire che le critiche, negative o positive che siano, contano davvero poco, perché l'enorme interesse per i nomi dei giudici determina già di per sé la risonanza del programma. Cosa è accaduto da qualche ora? Che la giuria rinnovata per X Factor 10, dopo l'addio di Mika, Elio e Skin, ha subito una restyling radicale con l'inserimento delle due novità Manuel Agnelli e Alvaro Soler, oltre alla rediviva Arisa, ad affiancare l'ultimo superstite Fedez. Scelta che sta generando un grande dibattito non solo tra gli addetti ai lavori e che ha come due estremi argomentativi le seguenti domande: avevate finito i soldi?/Manuel Agnelli si è ridotto a questo? In mezzo tanto altro, dubbi che minano la convinzione questo nuovo quartetto possa essere efficace.
I dubbi sulla giuria di X Factor 10
Perché i nuovi giudici di X Factor sembrano inadeguati? Prima impressione, l'assenza di un vero, grande nome internazionale, tendenza che X Factor sembrava aver intrapreso definitivamente negli ultimi anni. Seconda impressione, non sembra sia stato ancora trovato il sostituto di Morgan, qualcuno in grado di rimpiazzare un personaggio che, piaccia o no, ha lasciato un vuoto importante nel programma. Agnelli potrebbe ricoprire questo ruolo, ma a naso viene più da pensare che la sua presenza sia un'esca per un pubblico di nicchia appassionato il quale, se deciderà di seguirlo, non si fatica a pensare lo farà per criticarlo. Terzo punto: Alvaro Soler può essere credibile in qualità di giudice? Gli si contestano la poca esperienza, l'essere professionalmente giovanissimo (un solo album all'attivo) e la bella faccia, per la quale molti credono sia stato scelto.
La teoria del fritto misto
Volendo tralasciare gli aspetti singoli e guardare all'insieme, non si può nascondere il presentimento che quella di Sky sia un'operazione orientata a soddisfare necessità di intrattenimento e meno lo scopo meramente artistico. guardare Fedez, Agnelli, Soler e Arisa restituisce l'immagine dell'assemblamento forzato di cerchie ben definite di pubblico, diverse tra loro e separate a compartimenti stagni. Quella specie di fritto misto che alla fine, pur di accontentare tutti, non fa felice nessuno. Si dirà che a Sky non sono così sprovveduti da fare scelte senza pensare alla cosa? Saremo felici di essere smentiti.
Se X Factor imita Amici
Un ultimo aspetto desta curiosità, e c'è di mezzo Amici 2016. Il talent di Maria De Filippi, con la campagna acquisti faraonica di quest'anno non si è solo accaparrato Morgan, ma ha gettato le basi per sottrarre a X Factor la sola esclusiva rimasta nelle mani del format condotto da Alessandro Cattelan: il marchio "qualità". La reazione istintiva, e forse un po' stizzita, di Sky con la scelta di questi giurati, risulta quella di chi, privato della denominazione di origine controllata, tenta di mettersi al passo della concorrenza cercando un profilo popolare: Soler, in questo senso, è un personaggio famoso ma non ancora celebre, che non ci saremmo scandalizzati a vedere seduto sulla poltrona di giudice di Amici nelle scorse edizioni, proprio perché affine a quel target di pubblico. Se la De Filippi si mette a imitare X Factor e X Factor si mette a imitare la De Filippi, chi rischia di più?