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L'amica geniale 4

Giovanni Amura: “Sarò ne ‘L’amica geniale 2’. Ecco perché Stefano dà le scarpe di Lila a Marcello”

Intervista di Fanpage.it a Giovanni Amura, l’attore che interpreta il ruolo di Stefano Carracci ne “L’Amica Geniale”. Il suo personaggio, nel finale di stagione, rivela la sua più forte contraddizione, il suo vero volto: “Stefano è un commerciante attaccato al potere, se si avvicina a Lila è solo per averne di più”. E sulle scene censurate: “Se una cosa viene scritta in un modo, quella allora deve essere fatta vedere”.
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Siamo arrivati al finale di stagione de "L'Amica Geniale", la serie evento diretta da Saverio Costanzo e tratta dalla tetralogia long-seller di Elena Ferrante. Un titolo che cambia le sorti della serialità italiana, la sua percezione nel mondo. Una serie che, possiamo dirlo, ha fatto cinema, regalando sequenze che resteranno impresse nella memoria. Come quella del matrimonio che chiude una prima stagione che fatto boom di ascolti e che ha unito pubblico e critica. Una sequenza di cui è grande protagonista Giovanni Amura, che interpreta Stefano Carracci.

Nato e cresciuto a Torre Annunziata, 27 anni, è tra i giovani attori che ha dato vita ai personaggi del "Rione" di Elena Ferrante. A lui Fanpage.it ha voluto dedicare l'ultimo slot di conversazioni testuali ai personaggi de "L'Amica Geniale". Ha svolto un lavoro incredibile nel ruolo di Stefano Carracci, ci ha rivelato di aver sentito dentro "una grande responsabilità per l'impatto che i romanzi hanno avuto nel mondo". Nel finale di stagione, il suo personaggio rivela la sua forte contraddizione, il suo vero volto.

Come arriva il tuo Stefano Carracci a questo finale di stagione?

Avevo letto i romanzi anni prima dei provini e il personaggio di Stefano mi ha sempre affascinato tantissimo per il dualismo che ha. Sa di essere il figlio del temutissimo Don Achille, quindi cresce con questo delirio di onnipotenza, a venire a mancare del padre si ridimensiona e capisce che per non soccombere nel Rione deve essere diverso, avere un'altra faccia. Stefano in realtà di facce ne ha due, e al finale di stagione ci arriviamo proprio così, con la rivelazione di Stefano Carracci, il commerciante attaccato al potere che farà di tutto per non perderlo.

Il potere, declinato anche nell'avere Lila in sposa?

Sì, si avvicina a Lila per una questione di potere ed è una delusione scoprire che Stefano in realtà, non è quello che credi, non è il ragazzo diverso che lei credeva. Lui, alla fine, si è innamorato di Lila solo perché vede quattro ragazzi che le vanno dietro alla festa della Spagnuolo e dice: "Allora è lei". Sì, Lila Cerullo è l'espressione femminile del potere in quel Rione.

Marcello Solara e Stefano Carracci non sono così diversi, a questo punto. 

Ho sempre pensato ai Solara come i cattivi della serie. Ma sono cattivi, dichiaratamente: sono e fanno i cattivi. Stefano invece è subdolo. Le sue reali intenzioni le nasconde fin quando può. A mio avviso, è Marcello Solara ad essere davvero innamorato di Lila. Il suo è un amore adolescenziale che parte sin da quella scena del trincetto. Vede questa ragazza così forte, che gli tiene testa per lui è una scossa. Marcello, in realtà, è quello innamorato pazzo.

Parliamo della scena finale, quella delle scarpe. Proviamo a spiegare anche a chi non ha letto la tetralogia, cosa è successo?

Le scarpe sono l'enorme tradimento di Stefano a Lila. Lui le promette, con quelle scarpe in mano, quel pegno d'amore che lui non ha nemmeno mai indossato, che Marcello non metterà piede al matrimonio. Ci mette piede, invece, e lo fa pure con quelle scarpe. Sono affari. Non si spiegherà mai se è Marcello ad aver preteso le scarpe oppure è Stefano ad avergliele date. Nella seconda stagione, scopriremo che ci sono due versioni: agli occhi di Lila, Marcello dà la colpa a Stefano e viceversa. Per come la vedo io, c'è stata una mediazione tra loro. Stefano sa di aver scippato Lila a Marcello e utilizza le scarpe per fare in modo che l'affare dell'ingrandimento dei negozi possa andare in porto. Da questo punto di vista, vediamo ancora una volta che Stefano non è che un commerciante.

La sequenza del matrimonio, dalla cerimonia al ricevimento, rischia di diventare uno dei finali di stagione più belli della storia della serialità italiana. Come ci avete lavorato? 

Si, è stata una scena fantastica che abbiamo girato per sei giorni consecutivi, da lunedì a sabato, solo per quella del ristorante. Trovo anche che la scena della cerimonia, in parte girata in Super8, sia stata una trovata eccezionale. In quel ristorante, ricreare quel clima di festa così ricco di dettagli, è stato bellissimo. Un finale dove tutto sembra andare in maniera perfetta, dove tutto è su e poi cade tutto drammaticamente con quel finale. Sei giorni di grande lavoro e di grandi soddisfazioni.

Giovanni, in questa prima stagione quali dinamiche si sono innescate tra voi attori? Hai legato con qualcuno in particolare?

Conoscevo molto bene Gennaro De Stefano, che interpreta Rino Cerullo. Abbiamo studiato insieme e abbiamo concorso per lo stesso ruolo. Siamo arrivati insieme al ‘call back', al finale dei provini per Rino Cerullo. Quando fu preso lui per me fu una felicità enorme, perché il progetto era quello che era, perché abbiamo studiato insieme con Antonio Milo (Silvio Solara, ndr). Ritrovarsi in questa avventura è stato incredibile. E sono nate amicizie con tutti, perché in due mesi di training con Anna Redi e Antonio Calone, abbiamo formato gruppo. Abbiamo lavorato sulle relazioni interpersonali, dovevamo capire benissimo le dinamiche tra noi. Poi, io sono di Torre Annunziata, e sono molto vicino a Gragnano, quindi con Gennaro De Stefano, a Scafati che Elvis (Esposito, ndr) e anche con Gaia (Girace, ndr), che è di Vico Equense. Con loro mi vedo spesso.

Hai utilizzato qualche punto di riferimento per il tuo Stefano Carracci?

Ho fatto uno studio approfondito sul dualismo che ha, sul suo mondo interiore. È stata una coincidenza il fatto che mi abbia appassionato tanto il libro di Robert Louis Stevenson, "Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde". Mi sono ispirato a questo personaggio perché ho sempre visto Stefano Carracci con due facce. Odiano tutti Nino Sarratore (i fan della serie, ndr) ma lui è un vero mostro, una persona subdola e cattiva. Farà delle cose a Lila nella seconda stagione che sono indicibili.

A proposito, avete già avuto convocazione per la seconda stagione? Quando si inizia a girare?

Non lo sappiamo ancora, ma ci sono voci che dicono che si partirà dal prossimo marzo. Da gennaio dovrebbero partire le prove, ma aspettiamo ancora.

Nella seconda stagione, però, ci sarai: lo confermiamo? 

Confermo, ci sono nella seconda stagione. Dal terzo romanzo, quindi dalla terza stagione, dovrebbe cambiare tutto il cast e poi cambiare ancora nel finale, quando saremo arrivati all'età senile.

Hai seguito le polemiche sulla decisione della Rai di tagliare la scena delle molestia di Donato Sarratore a Lenù? Che ne pensi? 

Ho visto entrambe le scene e se devo dirti che togliere la mano dalle gambe mi ha dato fastidio, sul piano scenico, ti dico di no. La scena è forte, il disgusto mi arriva lo stesso soprattutto grazie a un grande lavoro di Emanuele Valente (l'attore che interpreta Donato Sarratore, ndr). Dal mio punto di vista però, la censura non è mai bella. Se una cosa viene scritta in un modo, quella allora deve essere fatta vedere.

C’è un’altra scena nel finale di stagione che potrebbe subire la stessa sorte. Parlo del nudo integrale di Lila. Sarà censurata anche questa? 

Non so, in tv si vedono seni e altre cose, quindi se la tagliano è un po' strana perché non succede nulla sulla ragazza. Dico che potrebbero farla vedere senza problemi, anche perché quella scena è importante per Elena, che guarda il corpo di Lila e finisce per sentirsi ancora più inadeguata. Speriamo che non la taglino…

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