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Giorgio Mastrota: “Le televendite sono un lavoro solido, ho rifiutato tutti i reality show”

Rivendica con orgoglio la fetta che ha saputo ritagliarsi in televisione Giorgio Mastrota, “re delle televendite”. Al suo posto da anni, confessa di avere rifiutato tutti i reality che gli sono stati proposti. “Perché un lavoro ce l’ho” spiega “Sarà ‘solo’ il televenditore, mi prenderanno pure per i fondelli, ma è solido”.
A cura di Stefania Rocco
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Giorgio Mastrota è il “re delle televendite”, il volto rassicurante cui da anni si rivolgono i marchi che decidono di investire in un certo tipo di pubblicità. Una fetta di mercato solida in cui Mastrota occupa una posizione vicina al vertice. Per questo, racconta a Libero Quotidiano, ha rifiutato ogni reality show che gli è stato proposto: “Sì, perché un lavoro, come vede, ce l'ho. Sarà ‘solo' il televenditore, mi prenderanno pure per i fondelli, ma è solido. Solo una volta stavo per partire: era la prima edizione di Pechino Express, dovevo andare insieme a mia figlia Natalia ma aveva 17 anni e c'è stato qualche problema con i permessi. Sarebbe stato un bel viaggio, poi me l'hanno offerto di nuovo, ma non è stato possibile. Mi hanno offerto anche Ballando con le stelle, ma andare due mesi a Roma, coi bimbi piccoli, non è fattibile. Ho messo sempre avanti la famiglia”.

Giorgio Mastrota è il re delle televendite

Nemmeno quando, durante il lockdown, la sua attività si è fermata a causa della flessione subita dal mercato pubblicitario, Mastrota ha pensato di fare altro in tv che non fosse ciò in cui si è specializzato: “Abbiamo ricominciato a metà giugno. A Mediaset facciamo il test sierologico una volta alla settimana, facciamo una o due registrazioni ogni sette giorni. Dopo giugno c'è stata una ripresa. C'è voglia di uscire e spendere, di rimboccarsi le maniche. La vera ripercussione potrebbe avvenire adesso, siamo in un momento d'attesa”. Ma i suoi guadagni resterebbero stabili, sebbene gli introiti più consistenti siano quelli di cui beneficiava fino a diversi anni fa: “Soprattutto negli anni '90 e Duemila, quando conducevo anche le trasmissioni al cui interno c'erano le telepromozioni. Mi sono specializzato, sono felice. Oggi, con l'avvento di tante piattaforme, ci sono tanti modi di fare pubblicità. I social stessi sono veicolo di pubblicità. Sono contento di quello che è fatto, cose buone. Mi diverto ancora e sono sereno. Oggi ho anche una nuova vita a Bormio, una nuova fase con i bambini piccoli. Ho creato un sito di vendita di prodotti locali, ‘Made in Valtellina’, che è anche un negozio. Sto vedendo produttori, sto spingendo questa attività. Spero comunque di fare televisione ancora molti anni perché con tanti figli e nipoti il miele e le marmellate non bastano: lunga vita ai materassi e alle pentole".

I reality cui Giorgio Mastrota non ha partecipato

Diverse le proposte che Mastrota ha ricevuto negli anni. Una volta è stato perfino vicino a partecipare a Pechino Express insieme alla figlia Natalia, avuta da Natalia Estrada, poi il progetto è saltato. In un reality, confessa, forse farebbe fatica a sentirsi a suo agio anche a causa dell’attitudine al politicamente corretto che permea il giudizio verso un certo tipo di televisione: “Meno male che nelle televendite dico sempre le stesse cose, così non posso sbagliare: forse, con la mia comicità un po' anni '80, da un reality sarei cacciato subito”.

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