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Giorgio Ambrosoli, il prezzo del coraggio: Rai1 ricorda l’eroe a 40 anni dalla morte

L’11 luglio del 1979, Giorgio Ambrosoli venne ucciso con quattro colpi di pistola da un sicario ingaggiato dal potente banchiere Michele Sindona. Rai1 ripercorre la storia di questo eroe che ha messo la legalità e il bene dei piccoli risparmiatori davanti alla sua stessa vita. Mercoledì 18 dicembre va in onda la docufiction con Alessio Boni ‘Giorgio Ambrosoli, il prezzo del coraggio’.
A cura di Daniela Seclì
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Era l'11 luglio del 1979 quando Giorgio Ambrosoli veniva ucciso con quattro colpi di pistola da un sicario assoldato dal banchiere Michele Sindona. Rai1 ripercorre la storia di questo eroe borghese nella docufiction con Alessio BoniGiorgio Ambrosoli – Il prezzo del coraggio‘. Coniugando il linguaggio della fiction a preziosi documenti, il progetto diretto da Alessandro Celli restituisce la dimensione di un uomo fieramente schierato al fianco della legalità. La fiction è prodotta da Stand by Me in collaborazione con Rai Fiction. L'appuntamento è mercoledì 18 dicembre alle ore 21:25.

40 anni dalla morte di Giorgio Ambrosoli

La docufiction ‘Giorgio Ambrosoli – Il prezzo del coraggio', ripercorre quanto accaduto da settembre del 1974 all'11 luglio del 1979. In questo periodo, Giorgio Ambrosoli venne nominato commissario liquidatore della Banca Privata Italiana di Michele Sindona. A narrare gli eventi è il maresciallo della Guardia di Finanza Silvio Novembre, interpretato da Claudio Castrogiovanni. L'uomo, scomparso lo scorso settembre, fu il braccio destro di Ambrosoli durante i cinque anni in cui indagò su un sistema politico-finanziario evidentemente corrotto e lottò per restituire il denaro perso ai piccoli risparmatori. Il ritratto di Ambrosoli che viene fuori, coniuga il senso di giustizia nel suo ruolo pubblico, con la tenerezza e la devozione con le quali si rapportava alla moglie e ai tre figli.

Chi era Giorgio Ambrosoli

Era il 25 settembre del 1974 quando Guido Carli, governatore della Banca d'Italia, offrì a Giorgio Ambrosoli l'incarico di commissario liquidatore della Banca Privata Italiana. Ambrosoli sapeva che mettersi contro un uomo potente come Michele Sindona poteva rivelarsi molto rischioso, tuttavia il desiderio di fare il proprio dovere e di portare alla luce tutte le zone d'ombra dell'impero economico del banchiere ha avuto la meglio. Fermare Giorgio Ambrosoli e Silvio Novembre diventò l'obiettivo principale degli uomini di Sindona. Furono varie le proposte fatte per convincerli ad avallare i piani di salvataggio della banca avanzati dall'entourage di Sindona. C'è chi si spinse a offrire ad Ambrosoli la presidenza della banca una volta risanata, chi tentò di corrompere Silvio Novembre offrendogli un lavoro con un compenso nettamente più alto rispetto a quello percepito e cure specifiche per la malattia che affliggeva la moglie. Poi tentarono di denigrarli con denunce ed esposti. Ma Ambrosoli e Novembre avevano ben chiaro il loro obiettivo: far tornare nelle tasche dei risparmiatori, il denaro perso. Sindona, che con tentativi di corruzione e minacce non riuscì a ottenere nulla, decise di passare al gesto più estremo. L'11 luglio 1979, un sicario assoldato dal banchiere, raggiunse Ambrosoli davanti casa e lo uccise con quattro colpi di pistola. Nel 1986, Sindona venne condannato all'ergastolo come mandante dell'omicidio di Ambrosoli. Due giorni dopo la condanna, bevve un caffè al cianuro di potassio. Morì dopo due giorni di coma.

Il cast della docufiction con Alessio Boni

La regia della docufiction è di Alessandro Celli. Alessio Boni interpreta Giorgio Ambrosoli; Dajana Roncione interpreta Annalori Ambrosoli; Claudio Castrogiovanni interpreta Silvio Novembre; Fabrizio Ferracane interpreta Michele Sindona. Nel cast anche Francesco Bonomo, Giuseppe Cantore, Massimiliano Caprara, Francesco Castiglione, Bruno Crucitti, Andrea De Bruyn, Sebastiano Gavasso, Luca Bianchi, Beatrice Gervasoni, Riccardo GrecchiMattia Rauco.

La testimonianza della moglie Annalori Ambrosoli

La docufiction ‘Giorgio Ambrosoli – Il prezzo del coraggio'  è impreziosita dalla testimonianza della moglie Annalori Ambrosoli, che lungo quel calvario durato 5 anni, appoggiò il marito in tutte le sue scelte. In una lettera testamento, il marito le scrisse: “Sarà per te una vita dura, ma sei una ragazza talmente brava che te la caverai sempre e farai come sempre il tuo dovere costi quello che costi”. Oltre alla Ambrosoli, interverranno anche il figlio di Giorgio, Umberto Ambrosoli, gli amici di famiglia Giorgio Balzaretti e Franco Mugnai; il professor Vittorio Coda e l’avvocato Sinibaldo Tino; i magistrati Gherardo Colombo e Giuliano Turone; lo scrittore Corrado Stajano che scrisse il libro ‘Un eroe borghese'; il giornalista Antonio Calabrò; Anna Maria Tarantola e il procuratore americano John Kenney.

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