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Gigi D’Alessio e la lite sul termine ‘neomelodici’: “Amadeus, non ti ci mettere pure tu”

Una questione di principio più che fondata per Gigi D’Alessio che, in diretta da Amadeus, spiega che i “neomelodici” non sono i cantanti di lingua napoletana.
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Che cosa vuol dire "neomelodico"? Sul termine che definisce, ma che in realtà ghettizza, un certo tipo di musica napoletana si sono sprecati fiumi di inchiostro nel corso degli anni. Proprio di recente, Nino D'Angelo ha profondamente condannato questo termine, prendendo le distanze dai cosiddetti "neomelodici". La questione si è riproposta nella puntata di ieri sera a "Soliti Ignoti – Il ritorno" con Gigi D'Alessio ospite, quando Amadeus ha alleggerito definendo tutti i cantanti napoletani moderni come "neomelodici". Gigi D'Alessio ha sbottato: "Amadeus, non ti ci mettere pure tu". 

La spiegazione di Gigi D'Alessio

Gigi D'Alessio ha spiegato che utilizzare il termine "neomelodici" è un modo per ghettizzare chi canta in lingua napoletana: "Non è detto che chi canta in lingua napoletana sia necessariamente un neomelodico. Non tutti cantano in un certo modo. Il termine neomelodico nacque per ghettizzare determinati artisti. Perché a Roma chi canta in dialetto romanesco non viene definito neomelodico?". 

La replica di Amadeus

Lo stesso Amadeus, con la sua replica, dimostra di essere capitato in pieno nell'equivoco scimmiottando lo stile dei cantori popolari della fronna ‘e limone, molto utilizzata soprattutto da una determinata classe di cantanti appunto definiti "neomelodici" che però nulla hanno a che vedere con la tradizione della canzone popolare e moderna napoletana. Artisti che cantano in lingua napoletana come Nino D'Angelo, Gigi D'Alessio o più di recente come Tommaso Primo e Andrea Sannino non possono minimamente essere presi in considerazione nella definizione di "neomelodici". La stessa categoria di artisti che utilizza la fronna ‘e limone in canzoni di genere come villanelle, tamurriate canti fanno parte della tradizione dei grandi cantori popolari, una tradizione che è stata oggetto di studio e approfondimento anche da uno degli intellettuali più importanti del novecento napoletano, come Roberto De Simone.

Capirete, a questo punto, che la questione di principio di Gigi D'Alessio è più che fondata.

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