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Gianfranco D’Angelo: “Quando Berlusconi mi offrì un contratto di dieci anni e dissi di no”

L’attore e comico romano si racconta a La Vita in Diretta, ricordando i momenti più belli della sua carriera, dal varietà agli anni della commedia sexy, fino a quelli a Striscia La Notizia con Antonio Ricci. Una carriera che prese poi una piega diversa con il suo ritorno al teatro, scelta da cui Berlusconi provò a farlo desistere con un contratto di dieci anni di esclusiva, cui lui disse ugualmente no.
A cura di Andrea Parrella
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Un Gianfranco D'Angelo frizzante quello che è stato ospite di Tiberio Timperi a La Vita in Diretta. Il comico romano, 82 anni oggi, ha raccontato al conduttore degli anni più belli ed entusiasmanti della sua carriera, da quelli della commedia sexy al sodalizio con Greggio e il gruppo di lavoro di Antonio Ricci: "Dovevamo far ridere – ha detto – quindi tra noi si creava da subito un clima di cazzeggio". D'Angelo è stato tra i primi conduttori di Striscia La Notizia, dunque un pioniere di una trasmissione trentennale il cui successo non accenna a diminuire:

Intanto Antonio Ricci è un grandissimo professionista, però lavorarci insieme è una cosa piacevole. È severo, ma anche molto aperto, parla con gli attori e le cose che facevamo all'epoca prendevano vita lì. La sera facevamo le riunioni fino alle 4 di notte per pensare a quello che avremmo dovuto fare il giorno dopo

Il segreto del sodalizio con Ezio Greggio

Al tempo aveva dato vita alla fortunatissima coppia con Ezio Greggio: "La voglia di divertirsi era il segreto della coppia D'Angelo-Greggio. La cosa importante tra due attori è non avere rivalità ed essere molto affiatati. L'amicizia conta molto nel nostro lavoro". Tra i momenti decisivi della sua carriera, quello in cui decise di lasciare Mediaset per una scelta di vita e di carriera, incontrando le resistenze del grande capo, Silvio Berlusconi:

Ho rifiutato perché mi stufo di fare sempre le stesse cose. Ho avuto un po' la botta de fregnone, ma comunque anche nel mio lavoro ho sempre amato la libertà e allora, dopo tanta tv avevo deciso di fare teatro e tornare al mio primo amore. Lo dissi a Berlusconi che provò a convincermi offrendomi un contratto in esclusiva per dieci anni. Gli dissi che sarei andato via e che mi avrebbe potuto richiamare dopo un po'. Me ne so' andato e non m'hanno più richiamato.

La passione segreta per Alena Seredova

D'Angelo ha lavorato con alcune delle donne più belle del cinema italiano a cavallo tra anni '70 e '80, essendo protagonista ricorrente di alcuni dei film della commedia sexy all'italiana. Ma nonostante le sue collaborazione con Edwige Fenech, Barbara Bouchet e tutte le donne bellissime che hanno rappresentato quella stagione, lui non nega che il desiderio proibito è sempre stato un altro: "Alena Seredova". 

La polemica sulla pensione

L'attore non ha poi mancato un passaggio relativo alle affermazioni di qualche tempo fa, quando affermò pubblicamente che la sua pensione da 2000 euro fosse sostanzialmente insufficiente per i suoi standard. Concetto che ha ribadito anche in questa occasione: "Se n'è parlato tanto e io sono stato a Porta a Porta dando, credo, una risposta abbastanza esauriente. Una volta mi hanno fatto un'intervista sul Giornale e mi chiesero se ancora lavoravo alla mia età, 82 anni. C'è stata un po' di polemica perché io ho detto che bonariamente prendo un tot di pensione, però se uno dovesse vivere solo di quello – consapevole che c'è chi prende molto meno. Però se uno fa l'attore e vuole tenersi cose che si è guadagnato per tutta la vita, pagando sempre le tasse…". Tiberi gli chiede se sia stato più formica o più cicala e lui, con sincerità, risponde:

So' stato più cicala, sì, ma i soldi li ho distribuiti a tutti. Questo posso dirlo con grande piacere e orgoglio

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