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Giampaolo Rossi del CdA Rai: “L’antifascismo oggi non ha senso, è una caricatura”

Parole sconcertanti del consigliere Rai, che si schiera in difesa di Altaforte, la casa editrice vicino a CasaPound escluso dal Salone del Libro di Torino. Rossi parla di intolleranza nei confronti dei non allineati all’ideologia dominante: “L’antifascismo è stato importante, ma oggi non ha senso”.
A cura di Valeria Morini
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Sconcertano non poco le parole di Giampaolo Rossi, membro del consiglio di amministrazione della Rai vicino a Fratelli d'Italia. In un'intervista che ha rilasciato su "Il primato nazionale", giornale schierato col controverso partito di estrema destra CasaPound, si è espresso senza mezzi termini contro l'antifascismo contemporaneo, con delle affermazioni destinate a suscitare scalpore:

I nostalgici di un antifascismo ideologico sono come i “Nazisti dell’Illinois” del film Blues Brothers. La loro violenza non mi scandalizza: è la reazione naturale di una minoranza che si trova a esser estromessa dalle dinamiche della Storia, che cerca di conservare il proprio potere simbolico. Credo che l’antifascismo sia stato molto importante nella storia italiana: ha accompagnato le lotte di tantissimi giovani. Ma aveva senso quando esisteva il Fascismo. Nel 2019 è una caricatura paradossale e un tentativo di fermare il senso della Storia di un Paese che, prima o poi, dovrà fare i conti con la propria memoria.

Rossi in difesa dell'editore Altaforte

Le dichiarazioni di Rossi arrivano in difesa di Altaforte, la casa editrice vicina alla stessa CasaPound che ha fatto molto parlare per il suo inserimento tra gli stand presenti al Salone del Libro di Torino. Dopo l'enorme clamore sollevato e diverse minacce di defezioni da parte di ospiti del Salone, la manifestazione ha deciso di escludere Altaforte e lo stand è stato smantellato prima dell'inizio dell'evento. "Assistiamo da decenni a forme di intolleranza nei confronti delle realtà non allineate all’ideologia dominante", ha dichiarato Rossi, "Quello ai danni di Altaforte è solo l’ennesimo esempio. È un fenomeno che si ripete spesso in Occidente; agli intellettuali non conformisti, spesso, non è consentito di parlare nelle università, non possono trattare temi considerati scomodi". Curioso che Rossi parli di intolleranza e censura di cui sarebbe vittima un movimento politico e culturale che guarda con ammirazione alla dittatura fascista.

Credo che stiamo vivendo un impazzimento generale del dibattito culturale e storiografico in Italia, dettato da una élite intellettuale sempre più arrogante e chiusa nella sua autoreferenzialità che non segue i cambiamenti in atto in Occidente; per questa élite l’intolleranza è un bisogno essenziale per affermarsi. La presa di posizione di escludere una casa editrice dalla kermesse editoriale più importante in Italia è una posizione ideologica antistorica e soprattutto di chiara impostazione censoria. Altaforte produce analisi complesse, condivisibili e attuali e diffonde scritti di grandi intelligenze del ‘900. Quello che si è verificato è un atto di ottusità barbarica.

Chi è Giampaolo Rossi

Nato a Roma nel 1966, e laureato in Lettere alla "La Sapienza", Rossi è stato Presidente di Rainet (società del gruppo Rai che ha sviluppato l'offerta web del Servizio Pubblico) dal 2004 al 2012, nonché Digital Consultant presso la Direzione di RadioRai e nel 2012 ha co-fondato il Multimedia Channel Greater Fool Media S.r.l.. Collaboratore saltuario per "Il Giornale" e impegnato nella formazione universitaria legata all'industria dei media, nel luglio 2018 è stato eletto dalla Camera dei Deputati componente del consiglio di amministrazione della RAI-Radiotelevisione italiana. Nel dicembre 2018 è divenuto membro del Consiglio di Presidenza di Confindustria Radiotelevisioni e nel febbraio 2019 è stato nominato Consigliere di Amministrazione di Rai Pubblicità S.p.A..

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