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Giada De Blanck tormentata da uno stalker: “Trovai una lapide sotto casa”

Giada De Blanck racconta a Storie Italiane la tragica storia che l’ha vista protagonista qualche anno fa, quando è stata perseguitata da uno stalker. La giovane dichiara di essere stata perseguitata per circa sei mesi, dopo i quali la polizia è riuscita ad intervenire e nel 2016 il suo molestatore è stato condannato ad otto mesi di reclusione. Il racconto della De Blanck è un modo per invogliare tutte coloro che subiscono queste situazioni a denunciare.
A cura di Ilaria Costabile
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Giada De Blanck racconta a Storie Italiane i drammatici momenti vissuti quando è stata perseguitata da uno stalker. La figlia della contessa ha attraversato davvero un momento difficile, assediata dal timore che potesse succederle qualcosa di brutto da un momento all'altro e invita tutte coloro che sentono di essere perseguitate a denunciare le vicende di cui sono vittime.

Il racconto di Giada De Blanck

Il noto volto della televisione racconta nel programma mattutino condotto da Eleonora Daniele, l'angosciante vicenda che l'ha vista protagonista qualche anno fa. Tra il 2011 e il 2012 un uomo, dopo averla notata durante la sua partecipazione all'Isola dei Famosi, ha iniziato a perseguitarla riempendo di angoscia e terrore le sue giornate. Sei mesi terribili, durante i quali non ha avuto paura di denunciare nel momento in cui si è resa conto che la situazione stava diventando preoccupante. È ancora difficile parlarne, perché per lei rappresenta ancora un trauma, ma il suo racconto ai microfoni di Storie Italiane inizia così:

Un giorno mi sono trovata una rosa su un motorino, all'inizio ho pensato a una cosa romantica, dopo un po' di tempo davanti alla porta di casa ne ho trovata un'altra e ho creduto ad un ammiratore segreto. Dopo 10 giorni sempre davanti casa ho trovato dei pezzi di marmo bianchi, disposti in maniera composta. Non me ne ero accorta:  formavano una lapide. Un giorno ho trovato un walkie talkie con scritto: "Verrò ogni ora sotto la tua finestra dal soffitto bianco. Io abito all'ultimo piano, vuol dire che lui aveva guardato dentro la mia camera, che mi spiava.

L'esortazione a denunciare

Una situazione che in pochissimo tempo l'ha gettata nel terrore e dalla quale poteva uscirne fuori solo con l'aiuto della polizia. Ed infatti è proprio questo quello che è accaduto: "Dopo tante denunce, a Pasqua, sono arrivati i carabinieri a casa. In quel momento lui mi chiama e loro mi dicono: "Fallo parlare". Mi dice, sono Christian voglio tenerti qua per un po' di tempo, con il tempo capirai perché. Perché questo è il loro gioco, il gioco di chi ti perseguita, farti sentire una cosa loro". Lo stalker nel 2016 è stato condannato ad una reclusione di otto mesi, per averla perseguitata. Il motivo per cui ha deciso di parlarne in televisione è per invogliare le ragazze che hanno vissuto la sua stessa situazione a denunciare, prima che sia troppo tardi, infatti le esorta dicendo: "Non sottovalutate minimi segnali, se avete paura, se qualcosa vi spaventa, denunciate".

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