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Gerry Scotti: “Tra un anno forse smetto, mio figlio Edoardo non sarà il mio erede”

Il conduttore parla a Vanity Fair della partecipazione di suo figlio a Lo Show Dei Record: “Non mi vergogno, lo ha voluto la produzione, non sarà il mio erede”. Intanto fa anche i conti con i suoi possibili eredi televisivi, visto che lo zio Gerry, 60 anni nel 2016, sembra avere tutte le intenzioni di lasciare la tv.
A cura di A. P.
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Uno dei volti più amati della nostra tv, tra coloro che di fatto mossero i primi passi in Mediaset prima di diventarne dei simboli indiscussi ed oggi assoluti, volti di riferimento imprescindibili delle reti del "Biscione". Eppure Gerry Scotti, tempo fa, aveva lasciato trasparire l'idea dell'addio al piccolo schermo dopo anni di onorata carriera e impegno costante, praticamente ininterrotto, sul piccolo schermo. Uno stacanovismo che è stato presumibilmente alla base della separazione da sua moglie, diversi anni fa, come ha spiegato in un'intervista a Vanity Fair: "Non andavamo più d’accordo, anche per colpa mia, il lavoro mi assorbiva tantissimo. E mia moglie ha chiesto la separazione perché aveva trovato un’altra persona. Ho sofferto molto, non mi sarei voluto separare da mio figlio. Però ho preso una casa vicino a loro, lo potevo accompagnare a scuola e vederlo sempre. Ma quanti amici invece si sono ritrovati a 40 anni sul divano di mamma e ad attraversare la città per vedere i bambini?".

 Mike Bongiorno lo definì il suo erede, fregio del quale Scotti si è sempre vantato, ma il conduttore aveva ben chiara l'idea di abbandonare prima il mestiere, per dedicarsi eventualmente ad altro. Ad agosto del 2016 compirà 60 anni e da tempo aveva annunciato che, raggiunto quel giro di boa, avrebbe probabilmente ceduto il testimone. A chi? Tutti i personaggi televisivi di primo piano non sono d'altronde, dei ragazzini e lui stesso lo riconosce, rimpiangendo i tempi in cui i talenti televisivi emergevano tramite un percorso ben preciso: "Alessandro Cattelan e Alvin sono bravini ma non bastano per il ricambio generazionale. Un tempo i talenti emergevano con i programmi nuovi dell'estate. Ora, con il blocco degli investimenti, si lavora solo nella stagione invernale con programmi collaudati e i nomi buoni per fare tv sono Fiorello, Carlo Conti, Paolo Bonolis,Amadeus, Fabrizio Frizzi. Tutti sopra i 50".

In questo scenario non è detto che il predestinato non sia proprio il figlio, Edoardo Scotti, che ha preso parte allo show dei record insieme a lui, raccogliendo le critiche, inizialmente dovute proprio a questa forma di nepotismo. Ma Scotti ha risposto anche in merito a questa cosa, negando la possibilità il figlio possa essere il suo erede ma non nascondendosi dietro a un dito: "E' stata la produzione a volerlo perché lo conoscevano e sanno che parla l'inglese come l'italiano e ha studiato regia in America. L'hanno messo alla prova con alcuni collegamenti dall'America e dalla Cina e si è dimostrato all'altezza. Grazie a me ha avuto un'opportunità più degli altri? Non me ne vergogno. Credo sia peggio per un padre medico piazzare un figlio incompetente in ospedale. Lui non sarà il nuovo Gerry Scotti, vuole fare il regista, adesso sta facendo l'aiuto a Cucine da incubo, poi sarà assistente alla regia in una fiction poliziesca". Per il prossimo futuro il volto di Mediaset rimarrà indissolubilmente in onda, con frequenza quotidiana, ma dovremmo poterci abituare all'idea che non sarà sempre così:

Considerato che ho passato 20 anni a diventare uomo, 40 a fare un lavoro che mi piace molto e mi è arrivato senza che lo cercassi, mi piacerebbe nei prossimi 20 affrontare qualche sfida in più. Fare l'imprenditore, prendere un vigneto e fare il vino…

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