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“Gay ingenui”, la nuova web series firmata The Jackal (VIDEO)

Dopo il successo di Lost in Google, tornano i The Jackal con una nuova web series, che tocca il delicato tema dell’omosessualità attraverso le storie dei due protagonisti, Ciro Priello e Simone Ruzzo.
A cura di Eleonora D'Amore
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"Hai presente quell'amico speciale, quello che non ti tradirebbe mai?
Quell'amico con cui preferisci uscire ogni sera, invece di stare con la tua ragazza?
Quello con cui sei andato in vacanza a Berlino la scorsa estate?

Ecco. Quello lì"

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Con queste parole i The Jackal hanno presentato la loro ultima creazione, dal titolo "Gay ingenui", arrivata al secondo episodio in meno di due settimane. Il consenso, come è già accaduto nel 2012 con Lost in Google, è stato immediato: 256.000 visualizzazioni su Youtube a 15 giorni dal lancio, un successo senza pari nel campo delle web series finora diffuse. La seconda puntata, messa online da pochi giorni, sembra promettere lo stesso risultato, grazie anche all'intervento in scena di Frank Matano, prima guest star e vecchia conoscenza del noto gruppo di videomaker campano.

Il delicato tema dell'omosessualità – L'ennesimo successo, legato stavolta ad un tema molto delicato, quello dell'omosessualità, che trova ampio sfogo nei singoli sketch dei due protagonisti, Ciro (Priello) e Simone (Ruzzo). Di volta in volta le occasioni per smascherare "l'ingenuità" di entrambi sono tante: la condivisione di una doccia o di un posto sul divano, la visione di Sex & the City, i sedili di un treno troppo scomodi, la rosa che puntuale arriva al tavolo quando meno te l'aspetti e, per finire, una fidanzata fastidiosa alla quale dare buca all'improvviso. Ed è così che con uno sguardo allusivo e un tenero sorriso si consuma il momento d'intesa tra Ciro e Simone, consacrato dalla solenne voce fuori campo che ufficializza la condizione di "Gay ingenui" e la trasforma in un vero e proprio tormentone.

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Il successo in tv e sul web – Su Rai 3 Blob trasmette la prima puntata e la mostra a più di 2 milioni di persone, contemporaneamente la rete impazzisce e freme nell'attesa di vedere le altre puntate. Poi c'è chi si indigna, si dissocia e preferisce non parlarne, far finta che sia solo una simpatica trovata, tentando di arginare il fenomeno. Perchè? Forse perchè per la prima volta il tema dell'omosessualità viene affrontato senza tabù nè resistenze, viene a tratti esorcizzato con i classici clichè che da sempre identificano la sospetta interazione tra due uomini ma, allo stesso tempo, naturalizza un modo di essere che, stando ad alcuni commenti, infastidisce a tal punto da renderne quasi necessaria l'occultazione.

Il web però non ne ha bisogno e arriva ad un palmo dallo schermo per mettere un "mi piace" o per condividere la puntata, rendendo libera la voce dei The Jackal, che con Gay ingenui hanno dimostrato di essere capaci di interpretare perfettamente i tempi che corrono con la solita dissacrante ironia e l'innegabile talento che presto li condurrà oltreoceano.

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