“Anita Ekberg donna dell’est”, la gaffe di Paola Perego corretta da Fabio Testi
Non bastava il putiferio scatenato da "Parliamone sabato" con il controverso dibattito sulle donne provenienti dall'Est Europa infarcito di luoghi comuni razzisti e sessisti. La puntata del 18 marzo del programma Rai è stato decisamente un momento da dimenticare per la sua conduttrice Paola Perego che, all'interno del suddetto dibattito, ha regalato anche una gaffe maldestra su Anita Ekberg e la geografia europea, prontamente smascherata dall'attore Fabio Testi.
D'accordo che elencare "I motivi per scegliere una fidanzata dell'est" è stata un'infelice scelta della trasmissione Rai destinata a far discutere per molto tempo, ma anche la confusionaria affermazione della Perego, che ha bisticciato coi punti cardinali, non è proprio cosa da poco. Il tutto è accaduto quando la presentatrice ha accennato al passato sentimentale di Testi, ospite in studio: "Fabio, tu hai avuto storie con donne dell'est meravigliose. Anita Ekberg, giusto per dirne una". Peccato che la splendida icona de La Dolce Vita, scomparsa nel 2015 a 83 anni, fosse in realtà nativa di Malmö, Svezia. Testi non l'ha fatto passare liscia: "Beh, non era tanto dell'est. Era svedese, Anita. Decisamente nordica".
La polemica sulle "donne dell’Est" a Parliamone sabato
Intanto i vertici Rai si sono scusati pubblicamente per le affermazioni di "Parliamone sabato" definendo l'accaduto un "errore folle e inaccettabile" e non si esclude che vengano presi provvedimenti nei confronti del programma. Al centro della bufera, una lista di presunte caratteristiche appioppate alle donne provenienti dall'est europeo: "1) Sono tutte mamme, ma dopo aver partorito recuperano un fisico marmoreo; 2) Sono sempre sexy, niente tute né pigiamoni; 3) Perdonano il tradimento; 4) Sono disposte a far comandare il loro uomo; 5) Sono casalinghe perfette e fin da piccole imparano i lavori di casa; 6)Non frignano, non si appiccicano e non mettono il broncio". Un elenco di stereotipi che ha ovviamente, e giustamente, sollevato l'indignazione del pubblico.