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Gabriel Garko: “I miei genitori meravigliosi, hanno sempre coperto la mia omosessualità”

Gabriel Garko ha parlato con Silvia Toffanin del perché ha nascosto per anni la sua omosessualità. Durante una puntata molto attesa di Verissimo l’attore ha parlato di tutto, dalla paura di non lavorare se avesse fatto coming out, al rapporto con la famiglia: “Due genitori meravigliosi perché non mi hanno mai giudicato”.
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Gabriel Garko ha parlato con Silvia Toffanin del perché ha nascosto per anni la sua omosessualità. Durante una puntata molto attesa di Verissimo, anticipata dal mezzo coming out avvenuto due settimane fa in diretta al Grande Fratello Vip, quando l'attore aveva letto una lettera davanti ad Adua Del Vesco parlandole di come avesse deciso di uscire allo scoperto, l'attore ha parlato di tutto. Garko non aveva mai detto chiaramente di essere gay, ma era stato chiaro quando lo stesso Alfonso Signorini aveva descritto il suo coming out e dando appuntamento proprio per la trasmissione di Silvia Toffanin a cui il pubblico ha potuto assistere sabato 3 ottobre.

Gabriel Garko e la famiglia

Una puntata piena, in cui l'attore ha parlato un po' di tutto, dai motivi di questo silenzio alle sue storie o presunte tali, dal rapporto con Gabriele Rossi, passando anche per la sua famiglia che era a conoscenza da tempo della cosa. Una famiglia che, stando a quanto detto dall'attore, lo ha sempre appoggiato: "Mia mamma e mio papà sono stati due genitori meravigliosi perché non mi hanno mai giudicato per alcun tipo di scelta che ho fatto e le mie sorelle pure anzi mi hanno sempre aiutato, coperto. Ma i miei genitori sono un po' strani sotto questo punto di vista, perché per il lavoro che faccio a mia madre non è che sia sempre mai piaciuto tanto, però non le piaceva perché pensava che non ce la facessi, poi quando ce l'ho fatta hanno comunque continuato a trattare come figlio non come persona famosa". Garko ha anche raccontato di come un giorno era a casa con il suo compagno quando hanno ricevuto una visita inaspettata e lì fu la madre, prontissima a coprire la storia presentando il ragazzo come suo nipote.

L'omosessualità e la paura di non lavorare

Se in famiglia la sua omosessualità non era un segreto nel mondo della tv era il segreto di Pulcinella, come lo ha definito lui stesso. Molti colleghi sapevano che era gay, da qualche anno non ne faceva neanche più mistero, ma evitava di esporsi troppo al gossip: "Avevo la convinzione che se avessi dichiarato il mio orientamento non avrei più lavorato" ha spiegato e ha ribadito come non crede di aver mentito al pubblico o, comunque, che il pubblico fosse solo in parte parte lesa: "Avevo paura che il pubblico potesse sentirsi preso in giro, ma il primo ad essersi preso in giro sono stato io" ha detto. Anche Silvia Toffanin ha detto di averlo sempre sospettato ma di aver sempre avuto un certo riserbo nel chiedergli della sua vita amorosa: "Mi dispiaceva per te, perché ti sei perso la libertà di essere te stesso".

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