Friends è razzista perché il cast non rispetta la diversità, il regista: “Non posso farci niente”
Colpevoli di essere tutti bianchi. Dopo due settimane dalla pubblicazione di "Friends: The Reunion", le polemiche principali allo show che ha rimesso insieme Jennifer Aniston, Courtney Cox, Matt LeBlanc, Matthew Perry, Lisa Kudrow e David Schwimmer sono sul fatto che non ci sia un solo afroamericano o comunque un attore, un figurante anche di etnia diversa. Risponde sulla questione il regista dell'operazione, Ben Winston, sulle pagine del Times: "Il cast è il cast. Io che posso farci se sono tutti bianchi?".
"Lo avevo proposto, ma non erano entusiasti"
La puntata speciale non è stata esente da critiche per il ritmo e per l'effettiva efficacia dell'operazione, ma è stata bersagliata soprattutto per questa mancanza di diversità. Il regista, 39 anni e un passato di collaborazioni con James Corden (il conduttore), ha insistito sul fatto che la riunione era composta da una ricca rappresentanza di ogni cultura, così come la presenza di ospiti che hanno commentato l'importanza della serie nella propria cultura: Mandy Kaling, Malala, la band sudcoreana BTS, che ha spiegato quanto sia stato importante Friends nelle loro vite per imparare la lingua inglese. "Quindi qualcosa in questo senso lo abbiamo fatto", ha dichiarato il regista. Proprio Ben Winston ha poi rivelato di aver proposto alla produzione di fare qualche inserimento differente: "L'ho fatto, ma nessuno è sembrato entusiasta".
Il cast di Friends è bianco
"Il cast è il cast" ha poi dichiarato Ben Winston "È una sitcom che è stata realizzata per la prima volta nel 1994. Io penso sia straordinario il fatto che abbia resistito alla prova del tempo". Poi ha aggiunto che, anche tra i personaggi secondari, "non tutti potevano unirsi, i tempi erano molto stretti" ha concluso "alla fine sono molto contento dei risultati che abbiamo raggiunto con questo show".