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Franco Gatti sul figlio morto: “C’è un gabbiano che viene a trovarmi, spero sia lui”

Franco Gatti dei “Ricchi e Poveri” racconta la morte del figlio Alessio, scomparso nel 2013: “Non era drogato. Ha preso un mix di psicofarmaci e alcol perché credeva di essere immortale”.
A cura di Stefania Rocco
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Franco Gatti racconta a “Verissimo” la drammatica scomparsa del figlio Alessio, morto nel 2013. Il giovane venne ritrovato morto nella sua abitazione a Genova, dopo aver assunto un mix di alcol e farmaci.

La morte di Alessio ha segnato profondamente l’artista che, a distanza di 3 anni da quel momento, ha deciso di lasciare i “Ricchi e Poveri”. Racconta oggi nello studio di Silvia Toffanin com’è stato vivere il momento più drammatico della sua esistenza:

La morte di mio figlio è stato un momento disgraziato, la sua mancanza mi pesa ancora oggi. Ho avuto la fortuna di averlo per 22 anni (la sua voce si spezza, ndr), scusate le lacrime. C’è un gabbiano che ogni volta si posa sul mio terrazzo e io spero sempre che sia mio figlio venuto a salutarmi. Quel momento mi ha cambiato. Non me la sentivo più di continuare, volevo stare a casa con mia moglie.  Parlo spesso di questo gabbiano perché è una cosa davvero strana. Una volta eravamo a Mosca per un concerto e ne vidi passare uno. Mi girò intorno e poi se ne andò. Devo pensare che ci sia davvero qualcosa di vero e che non sono andato fuori di testa.

Franco è riuscito a farsi una ragione della morte di suo figlio, sebbene ci tenga a ribadire ancora che non fosse dedito all’utilizzo di droghe:

Avevamo un rapporto molto conflittuale, ma lo amavo. Riusciva in qualsiasi cosa facesse. Mi diceva che non capivo nulla, ma questo è normale. A me stava bene così, lo capivo. Il problema è che si sentiva quasi immortale, credeva che sarebbe riuscito a risolvere tutto. L’ultima cosa non l’ha risolta e questa è stata la sua sfortuna. Mio figlio non era drogato, ha provato un mix in un momento di crisi. Aveva preso degli psicofarmaci che utilizzava da tempo e li aveva mischiati con dell’alcol.

A rimanerne maggiormente sconvolta sarebbe stata la moglie: “Come si fa ad andare avanti? Si fa, ci sono gli amici e gli affetti che ti aiutano. Lui ha distrutto la sua vita e anche la nostra, ma il fatto di averlo avuto per 22 anni per me è stato un regalo. Mi ha distrutto il fatto che fosse un ragazzo sano. Gliene ho dette di tutti i colori, anche in maniera indelicata perché mi faceva rabbia vedergli sprecare il suo talento. Sapeva che gli volevo bene. Mia moglie soffre molto, era innamorata di Alessio”.

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