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Franco Di Mare, ecco chi è l’angelo di Sarajevo

L’Italia riscopre Franco Di Mare nella versione “angelo di Sarajevo”: “Malina adesso è mia figlia ed ha 22 anni. Ricordo quanto mi colpì in quell’orfanotrofio”.
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Serviva l'ottima fiction con Beppe Fiorello per scoprire che quando si parla de "L'angelo di Sarajevo", si intende uno dei volti più noti e familiari della televisione contemporanea. L'Italia riscopre Franco Di Mare, o almeno la parte più generalista possibile, sotto una nuova veste. Eppure erano tanti quelli che ricordavano il volto di Di Mare come inviato di guerra, coprendo le zone più lontane, quelle principali per la storia geopolitica degli ultimi vent'anni. Le guerre civili tra Bosnia e Kosovo, Somalia, Mozambico e ancora Etiopia, Eritrea, Ruanda, le due guerre del Golfo, ma anche l'Afghanistan, Timor Est, Medio Oriente e l'America Latina. Napoletano classe 1955, giornalista professionista dal 1983, Franco Di Mare dal 2003 è diventato un conduttore televisivo, esordendo prima a "Uno Mattina Estate", poi conducendo la versione "Week End" fino a diventare conduttore dell'edizione principale dal 2004.

"L'angelo di Sarajevo"  è tratto dal libro "Non chiedere perché", che racconta i giorni di Franco Di Mare in Bosnia ed Erzegovina. Così il giornalista nel corso di un'intervista per promuovere il libro nel 2011:

Non era una guerra come l'Africa, dove in genere si pone il diaframma della distanza. Questa era una guerra che avveniva alle porte di casa nostra.

Poi l'incontro con Malina, che oggi ha ventidue anni:

È mia figlia, sì. Era slava, ricordo che era l'unica che si vedeva perché gli altri bambini erano impauriti e con gli occhi sgranati. Chiesi all'operatore di riprenderla, mi ha spezzato il cuore e adesso siamo qua.

In una delle sue tappe da cronista, infatti, Franco visitò un orfanotrofio distrutto dalle bombe. Lì ci fu l'incontro con Stella, la Malina del film con Beppe Fiorello. Franco Di Mare ha scritto in tutto quattro libri: "Il cecchino e la bambina. Emozioni e ricordi di un inviato di guerra" (Rizzoli, 2009), "Non chiedere perché" (Rizzoli, 2011), "Casimiro Roléx" (Cairo Editore, 2012), Il paradiso dei diavoli (Rizzoli, 2012). Ha vinto numerosi premi e riconoscimenti, mentre dal 2011 è membro del Consiglio Direttivo dell'Unicef. Evviva Franco, l'angelo di Sarajevo, l'eroe normale.

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