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Francesca Rettondini: “Alberto Castagna? Amore indimenticabile ma strumentalizzato, ho sofferto”

Ospite di ‘Storie Italiane’, programma condotto da Eleonora Daniele, l’attrice Francesca Rettondini è tornata a parlare della relazione avuta con Alberto Castagna. Ha spiegato che negli ultimi anni ha preferito starsene in silenzio per evitare che si ripetesse la strumentalizzazione che a suo dire sarebbe già avvenuta in passato. La Rettondini, poi, si è commossa ricordando sua madre.
A cura di Daniela Seclì
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Francesca Rettondini è stata ospite della puntata di ‘Storie Italiane‘ trasmessa mercoledì 12 settembre. L'attrice, dopo anni di silenzio, è tornata a parlare della sua relazione con Alberto Castagna. I due cominciarono a frequentarsi nel 1994. All'epoca, l'amatissimo conduttore era sposato con Maria Concetta Romano, perciò la relazione con la Rettondini – che aveva solo 23 anni – fu chiacchieratissima:

"Ci ho messo tanto tempo per dimenticarlo, anche se un amore così grande non si dimentica mai. […] Il pubblico gli ha voluto veramente bene, lui era legato affettivamente al suo pubblico. Era legato alla gente ed era tra la gente. Come vorrei che venisse ricordato? Come un giornalista e conduttore importante. A lui piaceva fare il giornalista e poi si è trovato a fare il conduttore. Venne notato da alcuni produttori, uno dei suoi primi programmi fu ‘I fatti vostri', poi iniziò la sua carriera".

Il dolore provato alla notizia della morte di Alberto Castagna

Francesca Rettondini ha ammesso di non parlare volentieri della relazione avuta con Alberto Castagna perché ritiene che spesso sia stata strumentalizzata dai giornali. Il rumore mediatico non le ha permesso di metabolizzare con serenità la drammatica notizia della morte del suo ex compagno. Le sue parole sono state:

"Io sono qui dopo tanto tempo che non ne parlo, alcune immagini mi danno fastidio, quelle che ritraggono un periodo che non è stato bello. Consumata la rabbia, la tristezza, l'amarezza, quando ti manca una persona poi ti piace ricordarla con il sorriso sulle labbra. Sono anni che non vado a racontare di Alberto e tu sai il perché, l'ho spiegato anche ai tuoi autori. Perché c'è stata una strumentalizzazione del personaggio Castagna e della nostra storia. All'epoca della nostra relazione ero una ragazza molto giovane. Sarebbe stato più facile mollare, ma per amore si trova la forza e si va avanti. È stato un fardello, che mi ha fatto soffrire molto. Non potermi poi vivere una vicenda così drammatica in serenità ha fatto male. Sono percorsi della vita che portano a crescere. Il distacco e la morte sono cose terribili, non è mai un buon momento per distaccarsi dalle persone che amiamo".

Francesca Rettondini si commuove al ricordo della madre

In studio, infine, è partita la canzone ‘Portami a ballare' di Luca Barbarossa mentre sullo schermo scorrevano le foto della madre di Francesca Rettondini. Eleonora Daniele, trattenendo a stento le lacrime, ha spiegato: "A me fa piangere questa canzone, io la dedico sempre a mia madre. È una canzone molto forte perché il rapporto con i genitori è qualcosa di pazzesco". Anche Francesca Rettondini aveva un bellissimo rapporto con sua madre che purtroppo si è ammalata di Alzheimer. Ha ricordato commossa:

"La mia mamma era la mia luce. Era delicata, riservata, lei si è ammalata di una brutta malattia, di Alzheimer, una malattia crudele che trasforma i sentimenti, le movenze, la parola. Lei era una donna grintosa che faceva sport e venne colpita inizialmente sulla parola ed è stato crudele perché non riusciva a esprimersi. Poi la vestivo io e lei la viveva come un'umiliazione. Io le dicevo: ‘Non preoccuparti, per tanti anni mi hai vestita tu e ora ti vesto io'. Noi figli diventiamo genitori ed è la cosa più bella proteggere qualcosa di così delicato e fragile".

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