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Franca Valeri: ‘La mia più grande fortuna è essere amata dai giovani’

Franca Valeri è stata ospite della puntata del Maurizio Costanzo Show dove ha ricordato alcuni dei suoi amici e colleghi, parlato dell’importanza vitale del teatro e dei giovani, da cui ha la fortuna di essere amata.
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Franca Valeri e Maurizio Costanzo
Franca Valeri e Maurizio Costanzo

‘È un grande onore avere una delle più grandi attrici di teatro, che a luglio compie 96 anni e ancora recita': Maurizio Costanzo introduce così Franca Valeri, ospite della puntata del Maurizio Costanzo Show, dove ha ripercorso il suo secolo di vita e di arte, al fianco di alcuni tra i più grandi registi, ma soprattutto sul palco teatrale dove, come ha voluto ribadire, ha recitato soprattutto testi scritti da lei. Nel corso della chiacchierata col presentatore, la Valeri ha ricordato alcuni suoi colleghi, ha parlato della sua passione per i cani, lanciandosi in una difesa del teatro Valle, uno dei luoghi storici della cultura italiana, che dopo un'occupazione da parte di un gruppo di lavoratori dello spettacolo attende di conoscere quello che succederà nel futuro prossimo.

‘Il palcoscenico è la mia vita'

‘Importante è poco, il palcoscenico è stata la mia vita' ha detto l'attrice parlando della sua vita artistica (mentre della vecchiaia ha detto con l'ironia che la contraddistingue che ‘è una parte della vita, se si può arriva, se non si può purtroppo no'), prima che Costanzo le chiedesse di ricordare alcuni colleghi, a partire da Sordi di cui hanno ricordato la battuta ‘Ciao Cretinetti' con cui l'attrice lo chiamava ne ‘Il vedovo':

Quella battuta è rimasta il simbolo del film, l'ho inventato lì per lì anche se le sceneggiature, allora, erano molto precise e anche Sordi le seguiva molto, ma qualcosa veniva spontanea.

I ricordi di Totò, Callas, Strehler e Visconti

Tra i vari personaggi di cui il presentatore le ha chiesto un ricordo ci sono stati Totò (‘Un uomo molto chiuso quando l'ho conosciuto io, molto silenzioso, non certo allegro, però chiacchieravamo negli intervalli specialmente di cani'), Maria Callas (‘Una donna straordinaria, soprattutto un'artista incredibile. Io l'ho adorata, perché era sempre di più lei, cantava benissimo, con una splendida voce, ma c'era, nel suo canto, una tale concentrazione, una tale comprensione del personaggio che mi emozionava ogni volta'), Giorgio Strehler (‘Che ho idolatrato'), Luchino Visconti (‘Un grande Maestro').

Perché il Teatro Valle è ancora chiuso?

Una delle cose che, però, è parso starle più a cuore, a parte il rifugio dei cani che cura, è il Teatro Valle di Roma, occupato qualche anno fa da un gruppo di lavoratori dello spettacolo ‘per protesta affinché lo stabile venga mantenuto pubblico attraverso partecipazione popolare e gestito con criteri di trasparenza' e in attesa di ripartire con la programmazione dopo che i lavoratori lo hanno lasciato nell'agosto del 2014

Mi tornano sempre in mente gli spettacoli fatti, ne ho fatti tanti, ho recitato soprattutto cose che ho scritto e a questo proposito vorrei ricordare una cosa che mi turba terribilmente: io ho recitato molto al teatro Valle che ora è chiuso. Perché? Qualcuno me lo deve dire, è il Teatro più bello di Roma, pieno di ricordi, di première, di Rossini, di grandi attori, la Duse, non so… è il teatro che è la Storia, come può essere chiuso? (‘Viviamo in un mondo di gente che dimentica ed è ignorante. Lei sa che chi fa teatro spesso è un eroe', la risposta di Costanzo).

‘Vorrei portare in giro la mia ultima commedia'

Franca Valeri ha anche voluto ringraziare i giovani che la amano e la seguono. Sono loro, sostiene l'artista, il pubblico più caldo e questa, spiega, per lei è una fortuna:

La più grande fortuna è essere amata dal pubblico, in particolare dai giovani. la prossima stagione vorrei riprendere l'ultima commedia che ho scritto e che si chiama ‘Il cambio dei cavalli' che ho debuttato a Spoleto e fatto per poco tempo a Milano e Roma, veramente ci sono tante platee che non l'hanno visto.

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