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‘Firenze secondo me’ di Matteo Renzi andrà in onda su Nove, sfumata la trattativa con Mediaset

‘Firenze secondo me’, il documentario di Matteo Renzi sulla città che lo ha visto nascere, andrà in onda a partire dal 15 dicembre su Nove. È sfumata, dunque, la trattativa con Mediaset. Il produttore Lucio Presta ha spiegato che Discovery Channel “ha garantito le condizioni migliori per promozione e orari di trasmissione”.
A cura di Daniela Seclì
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Firenze secondo me‘, documentario in cui Matteo Renzi narra le bellezze della città che lo ha visto crescere, andrà in onda sul Nove. Definitivamente sfumata, dunque, la trattativa con Mediaset. Il canale del gruppo Discovery Italia trasmetterà – a partire da sabato 15 dicembre – la docu-serie che per l'ex Presidente del Consiglio rappresenta un sogno realizzato. Come riporta Corriere.it, il produttore Lucio Presta ha chiarito i motivi di questa scelta: "Ho svolto una trattativa con tutti sulla messa in onda, a lungo anche con Mediaset. Ma Discovery Channel ha garantito le condizioni migliori per promozione ed orari di trasmissione, oltre alla distribuzione internazionale, agevolata grazie alla loro piattaforma".

I dettagli del documentario in onda in 4 puntate

In una nota diffusa da Discovery si apprendono le caratteristiche del documentario che coinvolgerà gli spettatori in un viaggio alla riscoperta dei tanti tesori di Firenze. Non mancherà la narrazione di importanti fatti storici che hanno segnato il destino della città, rendendola tra le mete più ambite dai turisti di tutto il mondo:

"Le telecamere spazieranno da Palazzo Vecchio al cuore degli Uffizi, dal corridoio del Vasari alla Basilica di Santa Croce, da Palazzo Pitti al Giardino di Boboli. Un viaggio unico attraverso i luoghi simbolo del capoluogo toscano e il racconto degli avvenimenti storici che hanno fatto di Firenze una delle città più visitate al mondo".

I problemi sorti durante la trattativa con Mediaset

Nei mesi scorsi, nel corso di un'intervista rilasciata a ‘La Stampa', il produttore Lucio Presta spiegò che la trattativa con Mediaset si stava arenando. Non per questioni di soldi o politiche, come si vociferava, ma semplicemente perché la collocazione in palinsesto che la rete intendeva dare alla serie non convinceva il manager. Mediaset avrebbe voluto lanciarla in prima serata mentre il documentario sarebbe stato pensato per la seconda serata: "Non è una questione di soldi, ma di programmazione. Queste puntate, sono state pensate per la seconda serata mentre Mediaset vorrebbe lanciarle in prima".

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