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Fiorello: “Ci voleva Pippo Baudo per portarmi su Rai1. Meriterebbe una serie, ‘Il trono dei Pippi'”

‘Buon compleanno Pippo’: così Rai1 festeggia gli 83 anni di Pippo Baudo, di cui 60 anni di brillante carriera televisiva. Ad aprire le danze è stato Rosario Fiorello. Con la consueta ironia, lo showman ha rimarcato come l’amatissimo volto del piccolo schermo sia riuscito a diventare un personaggio simbolo della sua terra, la Sicilia.
A cura di Daniela Seclì
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Venerdì 7 giugno, Rai1 ha lasciato spazio ai festeggiamenti per il compleanno di Pippo Baudo. Con ‘Buon compleanno Pippo‘ (qui tutti i dettagli della serata), la rete ha celebrato non solo gli 83 anni del conduttore ma anche i suoi 60 anni di carriera. Ad aprire le danze è stato Rosario Fiorello che è entrato in studio accolto da un lungo e calorosissimo applauso:

"Da quanto tempo, ci voleva Pippo Baudo per portarmi su Rai1. È una serata molto importante e ho notato che il pubblico è lo stesso che segue i programmi di Baudo da sessant'anni. Siamo qui per festeggiare un siculo DOC e proprio per questo sono stato scelto come presentatore del presentatore perché corregionale".

Pippo Baudo simbolo della Sicilia

Con la consueta ironia, poi, Fiorello ha rimarcato come Pippo Baudo sia stato in grado di diventare un vero e proprio simbolo della sua terra. Il conduttore, poi, si è detto convinto che la brillante carriera del festeggiato non possa essere in alcun modo riassunta in una sola puntata. Secondo lui, l'amatissimo volto televisivo meriterebbe almeno una serie:

"Per noi siciliani, Baudo è un simbolo insieme al cannolo. È il simbolo della nostra Sicilia e viene accostato a grandissimi personaggi come Pirandello, Quasimodo, Sciascia, Malgioglio. Tutti personaggi che hanno fatto grande la Sicilia. Quando mi hanno detto: ‘Facciamo una serata per festeggiare i 60 anni di carriera di Pippo Baudo', io ho risposto: ‘Ragazzi con una serata non ci facciamo niente, secondo me ci vorrebbe una serie, come ‘Il trono di spade'…'Il trono dei Pippi'. Con una puntata cosa fai? Con una puntata non si può fare niente'. Il 7 giugno per i siciliani è festa. In Sicilia ci facciamo i regali come fosse Natale, è l'avvento del pippismo in Italia. I siciliani vanno in pellegrinaggio da Baudo, c'è il famoso cammino di Santiago di Militello dove noi andiamo a rendere omaggio. Pippo è stato uno potentissimo. La Sicilia, saranno 30, 40 anni che è italiana, prima era sua".

Il matrimonio di Pamela Prati con l'uomo invisibile: la battuta di Fiorello

Fiorello, infine, ha ricordato come nel 1986 il matrimonio di Pippo Baudo e Katia Ricciarelli riuscì a catalizzare l'attenzione. Lo showman ha fatto un paragone tra quell'evento e il finto matrimonio tra Pamela Prati e Mark Caltagirone, che sta tenendo banco ormai da settimane:

"Vi ricordate il matrimonio con Katia Ricciarelli? Ragazzi, altro che Fedez e la Ferragni, a confronto è il matrimonio di Pamela Prati con l'uomo invisibile. Al matrimonio di Pippo e Katia arrivarono ospiti famosissimi da tutto il mondo. Dovete pensare che i Pooh servivano ai tavoli, Toto Cutugno faceva il parcheggiatore abusivo. Per noi che facciamo questo mestiere, quando si inizia ci dicono: ‘Continua così e diventerai il Pippo Baudo del terzo millennio‘. Lo hanno detto a Paolo Bonolis, lo hanno detto a Gerry Scotti, lo hanno detto a Carlo Conti, lo hanno detto a Matteo Renzi. Ma adesso siamo nel terzo millennio e il Pippo Baudo del terzo millennio è sempre lui".

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