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Finalmente The Voice of Italy con Simona Ventura: “La prima regola è no ai casi umani”

In occasione della conferenza stampa di presentazione del talent show che partirà martedì 23 aprile su Rai2. La Ventura, che torna in Rai con un progetto assolutamente nelle sue corde, traccia i confini di questa operazione e si dice entusiasta di questa nuova esperienza, che ha scelto proprio perché – sostiene lei – pensava che non l’avrebbe mai fatta.
A cura di Andrea Parrella
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Mancano pochi giorni, ormai, alla partenza della nuova edizione di "The Voice of Italy", il programma che segna il ritorno definitivo di Simona Ventura in Rai alla conduzione di un programma. Un talent che sembra essere affine alle corde della presentatrice, protagonista più di dieci anni fa dell'arrivo in Italia del primo talent straniero, X Factor. La data di partenza è quella del 23 aprile, in quell'occasione al suo fianco, in giuria, c'era Morgan, che avrà il medesimo ruolo in questa nuova avventura della presentatrice. Con lui, tra i coach, Elettra Lamborghini, Guè Pequeno e Gigi D'Alessio.

Il 18 aprile c'è stata la conferenza stampa di presentazione del programma che torna su Rai2 per volontà del direttore Carlo Freccero, in una veste rinnovata e con delle dinamiche leggermente modificate rispetto al format originale, cosa più unica che rara, che la Ventura ha rivendicato come il frutto della sua autorevolezza e capacità di persuasione dei detentori del format (solitamente i format internazionali hanno logiche bloccate e imprescindibili). "Sono emozionata – ha detto la Ventura nel presentare il programma – Ho accettato con grande entusiasmo di fare la conduttrice di un talent perché non l'avevo mai fatto… Sono bastian contrario nella vita e nel lavoro". E in merito al programma in sé ha detto:

E' stato attraente il titolo, ho visto varie edizioni in giro per il mondo. Mi chiedevo come mai non avesse, in Italia, la stessa luce degli altri Paesi. Tornare alla conduzione mi ha molto attratto […] Mi piace molto la versione americana ma ci sentiamo molto vicini a quella australiana, come tipo di riprese…"

La Ventura ha poi parlato del suo ruolo specifico e dello stile di conduzione che adotterà: "Ho avuto grande libertà creativa di poter fare una conduzione di questo tipo. Avrò un ruolo anche di punteggiatura, commento, vado dai parenti… vivo una cosa meno melodrammatica. La prima regola è "No casi umani"".

Come cambia The Voice of Italy con Simona Ventura

Cinque delle otto puntate di The Voice of Italy, che terminerà martedì 4 giugno con la puntata finale, saranno dedicate alle “Blind Auditions”, le “audizioni al buio” che si svolgeranno in uno studio completamente rinnovato nella sua estetica. Cento gli aspiranti concorrenti che tenteranno di accaparrarsi un posto per le "Battle", dove giungeranno in 24. In seguito alle sfide saranno solo in 12 a giungere alla fase "Knockout", l'ultima antecedente alla finale. Infine toccherà ai 4 coach scegliere uno solo dei rappresentanti della propria squadra per puntare alla possibilità di vincere il premio finale, un contratto discografico con la Universal, sottoponendosi al giudizio del pubblico da casa, che determinerà La Voce con il televoto.

La finale sarà un evento unico, con super ospiti e grande musica e vedrà i concorrenti giunti sino all'ultimo atto accompagnati da un corpo di ballo e da una band di 13 elementi. Una novità importante riguarderà proprio le Blind Auditions: nella scorsa edizione era stato introdotto il Blocca coach, vale a dire la possibilità per ciascuno dei giudici di escludere un collega nella scelta di un talento. Quest’anno l’opportunità di blocco raddoppia.

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