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Filippo Nardi: “Sono andato all’Isola spinto dall’esempio di Rocco Siffredi”

Ospite del salotto del mattino condotto da Federica Panicucci racconta tutte le sue fragilità, quelle già mostrate nel corso delle sette puntate dell’Isola dei Famosi che lo hanno visto grande protagonista.
A cura di G.D.
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Filippo Nardi senza filtro a "Mattino Cinque". Ospite del salotto del mattino condotto da Federica Panicucci racconta tutte le sue fragilità, quelle già mostrate nel corso delle sette puntate dell'Isola dei Famosi che lo hanno visto grande protagonista.

L'esempio di Rocco Siffredi

Per Filippo Nardi, che gode del fascino dell'uomo che non deve chiedere mai, è stata in realtà una sorta di rinascita. Ha sofferto in passato per l'abbandono del padre, una storia che ha finito per pesare su di lui e sui suoi rapporti con gli altri. Filippo Nardi spiega di aver seguito l'esempio di Rocco Siffredi, si è ispirato all'Isola del pornoattore.

Sono andato all'Isola perché ho visto Rocco Siffredi e volevo anche io avere una rinascita. Effetto afrodisiaco? Ma no, a me ha fatto effetto contrario. Quando mi sono spogliato, c'è stato un commento come a dire ‘niente di che'. Io ho risposto: ‘metti qualsiasi cosa sotto sale, vorrei vedere'. Anche se c'era un signore all'Isola, non dico chi, che tutte le mattine era molto felice di essere sveglio.

Il rapporto con il padre

Filippo Nardi snocciola il suo rapporto con il padre, torna a commuoversi e quasi sembra voler chiedere una pausa a Federica Panicucci, famelica di dettagli della sua vita privata. "Se vuoi ci fermiamo" chiede con poca convinzione, Filippo Nardi fa un respiro e parte nel ricordo del padre che, quando lui aveva solo 9 anni, ha deciso di lasciarlo da solo.

Mio padre che è andato via quando ero piccolo ha segnato tutti i miei rapporti futuri. Non mi spiegavo il perché dell'abbandono. Un bambino di 9 anni lo vive così, come un abbandono. Negli anni '70 non c'era l'usanza di parlarne, di portare il bambino da uno psicologo. Me ne sono accorto dopo che ha avuto un effetto su di me, su me stesso. Ero sull'Isola e mi sono svegliato di notte per scrivere, anche questi sono gli effetti. L'ho perdonato? Quasi. È una cosa che non posso cambiare. La vita ci carica pesi addosso, se io posso fare qualcosa devo prendere responsabilità. Non posso cambiare voi, mio padre, ma posso cambiare me stesso e nel rapporto con gli altri.

Ecco perché, tra i vari momenti di Filippo Nardi visti sull'Isola, c'è stato quello in cui ha scritto a tutte le persone che ha deluso, parlando anche di suo figlio"Spendevo 600 euro a sera al ristorante, poi non avevo il tempo nemmeno per una pizza con lui". 

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